L’AROMATERAPIA

a cura di Sandra Zagatti

Presentata alla 15a edizione
del Convegno di Astrologia Eridanoschool 2024

Tra i cinque sensi, l’olfatto è forse quello che la cultura moderna ha maggiormente offuscato o trascurato, ma proprio per questo è anche quello che ha mantenuto più intatta la capacità originale di ricevere e trasmettere informazioni a livelli sottili. Non è raro, infatti, che un odore agisca sul nostro stato d’animo, modificandolo in modo più o meno passeggero, o che ci ricordi qualcosa. Capita anche, a volte, che sia il ricordo stesso o lo stesso stato d’animo a “emanare” un odore: di fatto producendo in noi una particolare sensazione olfattiva in risonanza con quelle esperienze. Tale risonanza, per cui l’azione su una parte produce reazioni su altre parti, si propaga per vie solo apparentemente indirette, casuali o misteriose, ed è invece una manifestazione del naturale legame tra i diversi piani della vita: nella fattispecie tra un valore esperienziale e la coscienza dello stesso così come viene tradotta da un organo di senso.

D’altra parte il sistema olfattivo è qualcosa di meravigliosamente complesso e raffinato, di cui il naso è solo la parte più esterna. Le due mucose poste in cima alla cavità nasale, per esempio, sono poco più grandi di un bottone, ma sono composte da una decina di milioni di cellule nervose, che si rinnovano più o meno ogni 28 giorni (ciclo lunare). I peletti vibratili di queste cellule, poi, hanno in superficie sensibilissimi recettori chimici che riescono a vagliare le differenti molecole di cui gli odori sono composti (e sono circa 400.000 le varietà di odori stimate!), così da poter ricevere un’infinità di informazioni dall’ambiente, senza confonderle tra loro. Le reazioni chimiche generano a loro volta reazioni elettriche, e il tutto viene convogliato e distribuito al cervello.

Ma tra le tante sollecitazioni sensoriali, quelle olfattive sono le uniche a “saltare” il filtro della corteccia cerebrale e a raggiungere direttamente la zona limbica, la più antica e profonda del cervello, in modo da influenzare il nostro inconscio prima (in certi casi anche senza) che noi ci rendiamo conto di un odore. Gli odori, infatti, provocano nel sistema limbico la produzione di sostanze neurochimiche diverse e con diversi effetti: le encefaline sono calmanti ed euforizzanti, le endorfine sono sedative del dolore e stimolanti sessuali, la serotonina è rilassante, l’adrenalina eccitante. La conseguente influenza sul nostro benessere psicofisico è, oltre che ovvia, più che provata; e non è escluso che certi nostri cambiamenti d’umore apparentemente immotivati, certe improvvise “fluttuazioni” del nostro stato d’animo dipendano a volte proprio da tale sottile meccanismo.

Insomma, l’aroma comunica con noi indipendentemente dalla nostra comprensione razionale immediata, e per vie profonde ci parla e si fa ascoltare. In tal modo, è possibile ricreare un dialogo intuitivo con la propria natura emozionale, che di conseguenza apporti benessere anche sul piano fisico; oppure, viceversa, comunicare con il corpo e ottenere risultati anche a livelli psichici e mentali.

Ciò vale in generale per una corretta aromaterapia, che è già da sola molto potente sul piano emotivo e su quello fisico. Ma si può operare in modo ancor più completo, unendo alle informazioni che la natura terrestre può fornirci quelle della natura celeste, e accordandole sulle note della nostra natura individuale, intesa come un tutto composto di corpo e anima.

LE ESSENZE VEGETALI

Nel mondo vegetale gli oli essenziali hanno un ruolo importantissimo, paragonabile a quello degli ormoni nel mondo animale. Le piante li utilizzano come mezzo di comunicazione, per attirare o allontanare gli insetti e per trasmettersi segnali o allarmi; ma anche nella cicatrizzazione e nel ricambio dei tessuti, nella termoregolazione, nella fotosintesi e come riserva energetica.

Gli oli essenziali (che in realtà non sono affatto oleosi, nonostante si miscelino bene nei solventi grassi) sono contenuti in minuscole goccioline, all’interno o all’esterno della pianta, e a volte sono visibili anche ad occhio nudo. A seconda delle diverse specie vegetali, possono essere particolarmente concentrati nei fiori, nelle foglie, nelle radici, nei frutti, nelle cortecce o nelle resine, ma in ogni caso rappresentano il “succo vitale” della pianta a cui appartengono.

Si estraggono in genere per distillazione a vapore oppure (come nel caso delle bucce di agrumi) per spremitura a freddo. La loro qualità dipende non solo, come è ovvio, dalla salute della pianta stessa, ma anche dalla sua collocazione geografica e ambientale. Sono tutti comunque molto concentrati, e quindi preziosi, per cui vanno utilizzati con rispetto e senza sprechi: per esempio, per ottenere 1 ml. di olio essenziale occorrono rispettivamente 140 gr. di fiori di lavanda e circa 2 kg. di fiori di camomilla, 300 gr. di rami di pino silvestre e ben 25 kg. di foglie di melissa! Da questo dipende anche la varietà di costo tra un olio essenziale e l’altro; ovviamente parlando di oli essenziali naturali.

Quelli artificiali sono di fatto diffusissimi e spesso identificabili perché appunto hanno tutti lo stesso prezzo o perché denominati in modi diversi: essenze profumate, aromi ambientali, ecc. Non di rado, comunque, vengono spacciati per oli essenziali puri o ad essi mescolati. Ma anche lasciando perdere l’eventuale frode, c’è da sottolineare che le essenze sintetiche contengono sempre tracce di solventi o prodotti di scarto, per cui possono essere persino dannose, soprattutto se utilizzate impropriamente. Purtroppo, salvo una grande esperienza, noi non siamo in grado di distinguere un aroma sofisticato da uno naturale, anche perché in laboratorio si può ormai riprodurre di tutto; ecco perché è importante che ci rivolgiamo solo a produttori di riconosciuta affidabilità. La differenza però è ben visibile sia nella reazione di un pendolo che nelle cosiddette foto di Kirlian, che rivelano nel caso di prodotti puri un’aura energetica molto intensa, ma inesistente o bassissima negli altri casi. Inoltre, anche il tracciato di un elettroencefalogramma è incredibilmente diverso se gli stimoli olfattivi esaminati derivano da essenze naturali o artificiali.

UTILIZZI

  • Massaggi (tramite veicolo oleoso)
  • Inalazione diretta
  • Inalazione dalle mani (1+2)
  • Inalazione indiretta e diffusa

Per quanto riguarda l’utilizzo in massaggio, è importante notare che le molecole degli oli essenziali sono in grado di superare le barriere della pelle e delle membrane cellulari: attraverso i pori e gli strati dell’epidermide raggiungono i capillari e di lì passano nel circolo sanguigno, fino ai diversi organi; vengono poi eliminati attraverso i polmoni, i reni e la pelle. In tal modo tutto l’organismo partecipa a questo processo, ricevendo e trattenendo le informazioni che riconosce e di cui abbisogna. L’assorbimento più sottile avviene comunque attraverso la respirazione. Gli stimoli olfattivi giungono infatti al cervello, in particolare al rinencefalo (“cervello che annusa”), dove esercitano la loro azione sulla zona limbica, che ospita i centri regolatori del sistema neurovegetativo e i suoi collegamenti con l’ipotalamo e la produzione ormonale, nonché con la memoria, le sensazioni, le emozioni e gli affetti (l’ipotalamo regola i ritmi circadiani, la fame, la sete, la temperatura corporea e le risposte emotive; l’ippocampo regola la memoria, i processi di apprendimento, la capacità di immagazzinare dati e richiamarli).

AROMATERAPIA APPLICATA ALL’ASTROLOGIA

L’utilizzo dell’aromaterapia in astrologia è tanto semplice quanto piacevole. A differenza di ciò che si fa in psicoterapia, dove si cerca di decifrare e comprendere i segnali dell’inconscio (sogni, emozioni, ricordi, ecc.) in linguaggio razionale, qui mandiamo messaggi diretti all’inconscio attraverso il ponte olfattivo. Poiché gli odori vengono facilmente associati agli stati d’animo, si “crea” appunto uno stato d’animo armonioso, da suggerire all’inconscio, associato appunto alle dinamiche astrologiche. Per esempio si possono usare gli aromi per accordarsi alle stagioni o ai passaggi del sole nei diversi segni, per onorare ed equilibrare il tema natale o particolari aspetti, oppure per favorire l’elaborazione e integrazione del messaggio di un transito

Per farlo, è necessario definire alcuni collegamenti con i valori astrologici. In tal senso la tradizione ha fornito molti esempi ma non possono essere presi letteralmente, come tabelle rigide, bensì interpretati in modo elastico e soggettivo.

Nell’800, certi studiosi francesi trasferirono il concetto di armonia musicale nel regno della profumeria, tentando di formare accostamenti simili ad accordi, creando così armonia perfette. Era una visione purista, che col tempo è stata superata, ma ha lasciato la classificazione degli aromi in note “alte” (di testa), “medie” (di cuore), “basse” (di base).

Le note alte hanno una qualità fresca, leggera, che risulta immediatamente percepita a causa del suo rapido grado di evaporazione, e altrettanto velocemente svanisce. La nota media è il cuore di un profumo, il fulcro, emerge un po’ dopo la prima impressione ma tende ad armonizzare le miscele. La nota bassa ha un aroma più intenso, pesante, che si avverte in ritardo ma poi persiste. Spesso viene utilizzata come stabilizzante.

In genere gli o.e. vengono classificati secondo la loro nota predominante. C’è chi pensa che un buon profumo debba avere tutte le note, anche se in proporzione diversa… ma in merito esistono tanti pareri diversi.

In verità, creare un profumo è un’arte complessa e raffinata, che non può limitarsi a un ricettario.

Per esempio, esistono o.e., come l’Ylang ylang, che sono completi di tutte le note: nota alta dolce e floreale, immediata; una nota media più ricca e cremosa; una nota bassa più speziata. Alcuni, come il Legno di rosa o la Lavanda, possono smussare le punte, armonizzare, collegare le note agrumate con quelle floreali o più legnose. Oppure ci sono piante che producono oli essenziali da diverse parti e quindi con diverse note: per esempio l’arancio è estratto dalle bucce, oppure dai fiori (neroli) o dai rametti (petit-grain)…

oltre alle caratteristiche delle note, si possono differenziare gli o.e. in base alla loro provenienza vegetale.

  • Il livello erbaceo. Piante di piccole dimensioni, perenni o più spesso annuali. Sono strettamente connesse alla terra, non sviluppano un tronco ma un fusto flessibile. Crescono in fretta, a volte orizzontalmente e non radicano in profondità; se vengono tagliate si rigenerano in fretta. Per esempio achillea, finocchio, camomilla, anice, menta, origano, lavanda, salvia, verbena… I loro o.e. agiscono velocemente, sono molto duttili e indicati nei fenomeni acuti (fisici o emotivi). Associabili ai transiti veloci o agli aspetti natali con la Luna.
  • Il livello arbustivo. Alloro, arancio, bergamotto, ginepro, litsea, mandarino, rosmarino, lavanda, limone. Questi o.e. lavorano sul medio periodo e agiscono nei disturbi fisiologici, ripetuti. Hanno vibrazioni equilibrate, utili per contenere gli eccessi. Associabili agli aspetti di Mercurio o Venere, oppure al segno solare.
  • Il livello arboreo. Sono piante secolari, con tronchi maestosi e radici profonde… Abete, cannella, cedro, cipresso, pino, sandalo, eucalipto. Adatti ai disturbi cronici, producono effetti nel lungo periodo. Le loro vibrazioni sono intense, hanno un’azione profonda ed estesa, operano in modo radicale su situazioni antiche. Associabili ai pianeti più lenti e ai relativi transiti.

Ciò detto, se si vuole accompagnare l’energia solare del mese o vivere un cambio di stagione in modo più equilibrato, è sufficiente scegliere uno o più oli essenziali tra quelli associati ai valori zodiacali [v. tab. 2 e 3] e usarli in diffusione ambientale; oppure diluirli in un olio vegetale neutro come quello di mandorle dolci (due-tre gocce di o.e. in un cucchiaino di olio) da mettere sui polsi o sul collo come un normale profumo. Ciò vale anche se si vuole potenziare un particolare Elemento [v. tab. 4]. Se invece si intende lavorare su un aspetto del tema o favorire l’elaborazione di un transito, suggerisco di unire gli o.e. associati ai pianeti coinvolti [v. tab. 1 e 2] e farne una miscela sinergica in pari dosi. Può essere utilizzata nelle modalità sopra descritte oppure, in modo più incisivo, per inalazione diretta all’interno di una meditazione o visualizzazione; si possono anche mettere le gocce in un batuffolo di cotone da posizionare sul comodino durante la notte.

Nel periodo di utilizzo (che dovrebbe durare almeno qualche settimana) potranno emergere emozioni, intuizioni, ricordi, sogni… Ed è importante accogliere tali stimoli senza giudicarli ma semplicemente annotandoli, rimandando la relativa elaborazione razionale a un secondo momento.

AROMATERAPIA SOTTILE

Spesso le proprietà degli o.e. sono diverse da quelle (fitoterapiche) della pianta da cui provengono, proprio per la peculiare natura energetica delle essenze. L’azione vibratoria degli oli essenziali, infatti, stimola per induzione le vibrazioni interne dell’organismo: l’aromaterapia agisce quindi potenziando l’energia vitale e solo di conseguenza favoriscono la guarigione.

Nell’ambito delle terapie naturali, inoltre, gli oli essenziali presentano una caratteristica e unica proprietà di selezione, per cui l’essenza viene attirata dall’organo o dalla funzione psicofisica che presenta squilibri e che di conseguenza si “intona” alla nota vibrazionale proposta. Tale incredibile capacità di venire magnetizzati selettivamente appartiene solo agli oli essenziali e non alle piante o agli estratti da esse ricavate: è dunque specifica virtù dell’aromaterapia.

Come ho già detto, l’assorbimento più sottile e profondo avviene comunque attraverso la respirazione. Per questo, odori gradevoli o sgradevoli sono in grado di produrre sensazioni, risposte cognitive e comportamentali, indurre modifiche del sistema nervoso centrale e periferico.

È anche dimostrato che soggettivamente si stabilisce un’associazione duratura tra un odore e uno stato d’animo, che può quindi essere rievocato in tempi successivi, per rielaborare la sensazione. Ogni aroma catalogato nel cervello è associato a luoghi, eventi, e quando si percepisce un aroma conosciuto si attiva un processo di riconoscimento e associazione. La memoria olfattiva è legata a fattori genetici, personali e culturali, quindi è un mondo complesso… che in tal senso si allea facilmente con l’astrologia!

Fu Einstein a trasmettere l’idea che la materia fosse energia… ma prima di lui Paracelso e i filosofi greci. Il fulcro di tale idea consiste nella consapevolezza che ogni corpo fisico è formato da un complesso sistema energetico: i corpi sottili, i centri energetici, i canali energetici. Il corpo sottile è l’interfaccia tra l’organismo e il mondo esterno, è dotato di un proprio equilibrio e di una capacità di ritrovarlo se viene alterato.

Per questo le energie pure hanno effetti positivi sulla salute e facilitano i processi di autoguarigione: vengono prodotte dal pianeta, dal cosmo, dall’aria pulita e da alcuni organismi forti e sani come gli alberi. Le energie impure intaccano la salute fisica e psichica. Vengono prodotte anch’esse dal pianeta, dai suoi punti geopatogeni, dall’aria inquinata, dalle apparecchiature elettroniche e da quasi tutti gli organismi malati (persone comprese).

Sul piano energetico e vibrazionale si può lavorare molto con gli odori.

Tutto ha una frequenza (tasso di flusso di energia elettrica).  La frequenza di un essere umano sano, durante il giorno, oscilla tra i 62 Hz e i 72 Hz. Se la frequenza scende l’organismo manifesta malesseri e patologie. Intorno ai 58 Hz possiamo avere un’influenza, un raffreddore; a 55 si passa a infezioni; a 52 si entra in affaticamento cronico e di qui a peggiorare. Una frequenza più bassa di 42 apre la strada a patologie gravi, come il cancro. La morte inizia a 25 Hz.

Ci sono studi vibrazionali anche sul cibo, che può aiutare a prevenire o combattere certe malattie. I prodotti industriali hanno frequenza praticamente nulla; gli alimenti biologici e biodinamici arrivano a 15 Hz, le erbe officinali vanno da 12 a 22, se secche o fresche. Per altro, la frequenza di un diapason (nota LA) è di 440 Hz.

Gli oli essenziali puri possiedono le frequenze più alte tra tutte le sostanze oggi conosciute. Oscillano dai 50 Hz fino a oltre i 300: sandalo 96, melissa 102, camomilla blu, lavanda, mirra 105, elicriso 180, rosa 320.

Nell’aromaterapia sottile, detta anche psico-aromaterapia ciò che agisce non è la sostanza ma appunto l’odore. I suoi campi di applicazione sono i disturbi del sistema nervoso e del sistema endocrino, gli stati depressivi, l’ansia, i disturbi alimentari, la claustrofobia o agorafobia o, più genericamente, i malesseri dovuti allo stress, all’insicurezza, alla frustrazione…

Lavorando in tal senso, personalmente tendo a ribaltare gli schemi delle “note” utilizzati e validi per l’aromaterapia fisica. Ad esempio, c’è chi ritiene le note di base molto legate al corpo e quelle alte legate alla mente… il che è vero; ma nell’aromaterapia sottile, che riguarda l’interiorità emotiva, psichica e spirituale, le note di base sanno appunto andare nel profondo più delle altre. E bisogna ribaltare anche il concetto di quantità a favore della qualità e incisività dell’aroma, che proprio come nell’omeopatia risulta più potente in dosi minime…

Gli oli essenziali sono insomma un dono davvero pregiato che la natura ci offre. Giustamente nell’antichità gli aromi erano considerati sacri: essi sono infatti la reale “essenza” dell’energia solare trasformata in linfa, in colore, in profumo, in vita. Un naturale ponte tra Cielo e Terra, che noi possiamo ripercorrere anche in senso inverso, per il nostro equilibrio psichico e la nostra evoluzione spirituale.

TAB 1

Nota di testa (alta)

Piano mentale e spirituale.

Aromi freschi, volatili, dalla vibrazione fluida e leggera. Rasserenanti e distensivi, utili quando siamo appesantiti da oscurità o dal piano materiale.

Reazione percettiva immediata.

Nota di cuore (media)

Piano animico e affettivo.

Aromi caldi e avvolgenti. Armonizzanti ed equilibranti, intervengono sul carattere, aprono, sciolgono le tensioni, curano le ferite del cuore o dell’anima. Reazione percettiva successiva alla prima impressione.

Nota di base (bassa)

Piano corporeo ed emozionale.

Aromi intensi, penetranti, gravi, dall’azione centrante. Purificano e fortificano, stabilizzano la psiche ed operano in profondità.

Reazione percettiva lenta ma persistente.

 

abete bianco

achillea

aneto

bergamotto

cajeput

cipresso

citronella

eucalipto

lavanda

lemongrass

limetta

limone

mandarino

menta

mirto

neroli

pino mugo

pompelmo

rosmarino

verbena

 

abete rosso

anice

arancio

camomilla

cedro

coriandolo

estragone

finocchio

gelsomino

ginepro

maggiorana

melissa

mimosa

palmarosa

petit grain

pino marittimo

rosa

salvia

timo

ylang ylang

 

albero del tè

angelica

basilico

benzoino

cacao

cannella

cardamomo

cisto

elicriso

chiodi di garofano

geranio

incenso

legno di rosa

mirra

muschio di quercia

origano

patchouli

sandalo

vaniglia

vetiver

 

TAB 2

SEGNI

PIANETI

ASSOCIAZIONI

VEGETALI

OLI

ESSENZIALI

ARIETE

MARTE

arbusti o alberi spinosi, menta piperita, capperi, pepe, corniolo, ortica, cardo, caprifoglio, spinaci – semi di senape

menta, abete rosso,

ginepro rosso, eucalipto

TORO

VENERE

papavero, viola, margherita, rosa, digitale, aquilegia, acetosella, lenticchia, cavolo, banana, glicine, primula, fragola, tuberosa – bacche, fagioli

gelsomino, benzoino, vetiver,

chiodi di garofano, rosa

GEMELLI

MERCURIO

lavanda, mughetto, mirto, dulcamara, capelvenere, felce, ippocastano, cedronella, crespino, ginepro, sambuco, mughetto, nocciolo – semi di cumino

lavanda, neroli, bergamotto,

citronella, mandarino

CANCRO

LUNA

fiori bianchi, convolvolo, acanto, giglio, giunco, canne, liane, prugnolo, lattuga, sassifraga, verbena, finocchio selvatico, luppolo, dragoncello – semi di zucca

finocchio, camomilla,

aneto, melissa, achillea

LEONE

SOLE

alloro, olivo, cedro, ippocastano, fiori gialli, celidonia, calendula, girasole, dalia, fucsia, melograno, cocomero,  zafferano, riso – semi di girasole, cereali

alloro, arancio, ginestra,

cedro

VERGINE

MERCURIO

trifoglio, carote, patate, erba e fiorellini di campo, nocciolo, cardamomo, maggiorana, timo, non-ti-scordar-di-me, achillea – sementi, ghiande, timo, lavanda

carota selv., timo, mirto,

tea tree

BILANCIA

VENERE

rose grandi, fiori azzurri come campanule o ortensie, frassino, pioppo, melo, betulla, bardana, gelsomino, acetosella, frumento, uva

legno di rosa, camomilla blu

estragone, narciso, gelsomino

SCORPIONE

PLUTONE

fiori di colore rosso scuro come il rododendro o il geranio, prugnolo, cipolla, quercia, rapa, rabarbaro, dente di leone, erica, sandalo

geranio, ginepro, cajeput,

mirra, ylang ylang, cisto

SAGITTARIO

GIOVE

dente di leone, garofano, gelso, sorbo, verbena, pesca, edera, mirtillo, tarassaco, betulla, quercia, iperico, aglio, cannella, uva sultanina – semi di anice, basilico, salvia

cannella, salvia, vaniglia,

basilico, anice

CAPRICORNO

SATURNO

pino, olmo, tasso, viola del pensiero, edera, cicuta, centaurea, cactus, abete,  nespola, consolida maggiore, crisantemo, arnica, pioppo nero, equiseto, cipresso – avena, orzo

pino mugo, cipresso,

coriandolo, abete bianco

ACQUARIO

URANO

orchidea, melo, pero, sambuco, betulla, caprifoglio, felce, salice, vischio, bosso, malva, caprifoglio, angelica, limetta, mandarini cinesi, peperoncini, frutta secca

mandarino, angelica,

lemongrass, verbena

PESCI

NETTUNO

salice, cicoria, cetriolo, melone, ninfea, camelia, platano, olmo, ciclamino, alghe, muschi

muschio di quercia,

sandalo, incenso

 

 

TAB 3

NOTEMODALITÀPROVENIENZA O.E.ESEMPI
BASECARDINALE-FISSAResine, radici, cortecce, aromi legnosi e speziatiMirra, sandalo, benzoino, patchouli
CUOREFISSA-MOBILEFiori, semi, aromi dolci e fruttatiRosa, ylang-ylang, lavanda, finocchio
TESTAMOBILE-CARDINALEAgrumi, conifere, erbe aromaticheLimone, abete, eucalipto, rosmarino

 

TAB 4

ELEMENTIENERGIAESEMPI
FUOCOCalore, dinamismo, volontà, desiderioMenta, cannella, chiodi di garofano, arancio dolce
TERRACalma, struttura, stabilità, efficienzaCarota, pino mugo, legno di rosa, salvia
ARIAComunicazione, curiosità, leggerezza, spontaneitàAbete bianco, limone, mandarino verde, ginepro
ACQUAEmozione, pace, creatività, spiritualitàMuschio di quercia, incenso, finocchio, camomilla

 

BIBLIOGRAFIA

  • OLI ESSENZIALI, a cura dell’Istituto Palatini di Salzano (VE), Ed. Demetra 1993
  • AROMA MASSAGGIO, S. Fischer-Rizzi, Ed. Tea Pratica, Milano 1996
  • COMUNICARE CON LE PIANTE, G. Mancardi, Ed. Olimpia, Firenze 1997
  • AROMATERAPIA PER L’ANIMA, Luca Fortuna, Ed. Xenia
  • MAGICO DIALOGO CON LE PIANTE, W. Tagliabue, Ed. Meb, Ed. Muzzio, Padova 1995
  • AROMATERAPIA E FLORITERAPIA, L. Palmarini, Ed. I Nuovi Delfini, Ed. Futura, 1998
  • CURA DELLE MALATTIE CON LE ESSENZE DELLE PIANTE, J. Valnet, Giunti Martello 1985
  • MANUALE PRATICO DI AROMATERAPIA, Dalla Via Gudrun, Red Ed. 1993
  • PROFUMI CELESTIALI, Fischer-Rizzi Susanne, Tecniche Nuove 1995
  • ERBE: SALUTE E BENESSERE DALLE PIANTE, a cura di A. Filippi, Ed. Logos, Torino 1997
  • L’ENERGIA DELLA PIRAMIDE, M. Toth e G. Nielsen, Ed. Mediterranee, Roma 1994
  • PIRAMIDOLOGIA, R. Alvizo Luis Alberto, Ed. Zuccari, Trento 1996
  • I SETTE LIBRI, Paracelso, Ed. Atanor, Roma
  • LA DIMENSIONE UMANA, B. Del Boca, Ed. Bresci, L’Era dell’Acquario, Torino 1971
  • SPECCHIO D’ASTROLOGIA, M. Jacob, Ed. Adelphi, Milano 1978
  • IL SIMBOLISMO ASTROLOGICO, O. Wirth, Ed. Atanor, Roma 1974
  • ASTROLOGIA PRATICA, G. e D. Parker, Ed. Rizzoli 1995
  • SANI CON L’ASTROLOGIA MEDICA E LA MACROBIOTICA, M. Frisari, Ed. Sarva, Imola (BO) 1991
  • PLANETARIO, A. Cattabiani, Ed. Mondadori, Milano 1998

a cura di Sandra Zagatti

Presentata alla 15a edizione
del Convegno di Astrologia Eridanoschool 2024