Attraverso le trame del sogno
il nostro Sé, guida e maestro,
amorevolmente ci parla

Questa volta desidero cominciare subito dall’esame di un sogno.
Barbara, una giovane donna sui 35 anni, è una mia amica che ha approfondito con me questo metodo di lavoro sul sogno.

Qualche tempo fa, Barbara si è trovata ad affrontare un periodo di crisi nel suo ambiente lavorativo, in particolare nel rapporto con i colleghi. Persona sensibile e dotata di tatto, amante del quieto vivere e dell’armonia, solitamente per non creare problemi, Barbara si esprime cercando preventivamente di adattarsi al clima dell’ambiente. Un certa difficoltà ad affermarsi (Plutone e  Marte stimolati e contemporaneamente lesi nel suo tema), l’empatia e un carattere mite hanno sempre fatto sì che lei cercasse in primo luogo il consenso e l’integrazione nel gruppo, e successivamente, se c’era modo, di affermare le proprie idee. Con l’aiuto di approcci terapeutici e con il lavoro sul tema natale, Barbara aveva intrapreso a suo tempo un lavoro di consapevolezza sull’importanza di capire esattamente quali fossero le sue autentiche esigenze, oltre a quella, già nota, di andare d’accordo con gli altri, per poi successivamente vedere se era il caso di affermarle e come, sostenendo eventualmente anche il dissenso. 

Così a un certo punto, provando ad affermarsi in maniera più diretta, era stato inevitabile che le si creasse della turbolenza. Nello specifico, c’era stato un episodio in cui alcuni colleghi l’avevano duramente attaccata. Sembrava difficile recuperare la serenità e il clima di fiducia che c’era sempre stato e che l’aiutava molto a sentirsi bene in quell’ambiente dove doveva stare per tanto tempo; per questo, lei si era sentita all’improvviso di nuovo molto insicura sul proprio comportamento, sulla validità del percorso intrapreso e in generale su se stessa, venendosi a riproporre tutte le vecchie insicurezze.

Una sera in cui, pensando all’accaduto, si sentiva triste e frustrata, prima di addormentarsi, Barbara “chiede” di poter sognare il significato di quanto le era accaduto.

Racconto del sogno:

“Sono nella cucina di casa di mio marito, sono al lavello, mi sento molto serena e sto lavando delle stoviglie.
Penso, perdendo lo sguardo nel colore bianco del lavello, che ormai è ora che io riunisca la mia famiglia.  Provo una sensazione di grande serenità, una gioia calma e profonda, un senso di grande pace che mi fanno stare davvero molto bene. 

E’ una sensazione presente in tutto il corpo che mi fa sentire bene dentro alla mia pelle e mi fa percepire il corpo in un modo per niente abituale, con tale nettezza e pienezza, da sveglia. 

Penso, inoltre, che questa cucina va ristrutturata e rinnovata, resa più funzionale e più bella. 
Nel frattempo potremmo usare la mia, unendo i due appartamenti che tanto già sono uniti grazie a delle scale. Dalla mia postazione, vedo le scale che scendono verso una probabile cantina o comunque dei locali sotterranei; sono ripide e le pareti sono tinteggiate di celeste, mi ricordano case di campagna antiche. C’è comunque molta luce su quelle scale.
Penso a come potrei fare per impedire che la polvere dei lavori invada tutta la casa, e immagino di applicare teli di plastica per sigillare la porta della cucina in ristrutturazione per fermare l’invasione di polvere. 

Poi sono con i miei figli, ancora bimbetti, e stando con loro provo di nuovo e a lungo quella sensazione di assoluto e gioioso benessere e di pienezza nel corpo che mi fa stare così bene e sperimentare pienamente la felicità di esistere.
Mi sveglio ancora ricolma della bellissima sensazione del piacere di vivere ed essere nel corpo, che dura a lungo e colora la mia giornata di positività”.

Interpretazione (autointerpretazione)

– Casa di mio marito: nel sogno, dopo aver vissuto molto da sola, mi trovo a casa sua; dopo una lunga separazione, sento che posso tornare con lui, che ora tutto è risolto. Il momento è ora. 

– Marito: mi sento come una sposa che va serenamente incontro al suo sposo, senza enfasi, con semplicità e naturalezza.

– Cucina: è il luogo alchemico in cui si prepara il cibo, mescolando elementi base secondo ricette che danno poi un risultato in cui gli elementi stessi vengono trasformati, combinati, resi più appetibili, saporiti, fruibili.

– Acqua, lavare stoviglie: io uso l’acqua corrente (emozioni che scorrono via) per ripulire le stoviglie usate per mangiare e cucinare. Le emozioni, scorrendo via, ripuliscono e consentiranno di nutrirsi ancora in recipienti puliti (sto ripulendo il corpo, contenitore delle emozioni). 

– Contemplo il bianco: simbolo di purezza, del nuovo ed immacolato, dell’inizio, del ripulire, anche.

– Penso (anzi, sento) che è ora di riunire la mia famiglia: sono io che accetto, in quanto mi sento pronta, di riunirmi alle varie parti di me; il mio maschile e il mio femminile, il conscio e l’inconscio si riuniscono, dopo la lunga separazione, formando una famiglia, un unicum. Così le due case verranno unite. Non mi sento sminuita dal fatto di riunirmi nella casa di mio marito; non ci sono elementi conflittuali tra le parti, ma appunto una serena armonia e senso di pace. 

– Ristrutturare la cucina: va rivisto il modo di nutrirsi, non tanto perché non funzioni più il vecchio, ma per renderlo molto più bello, oltre che funzionale e comodo. È un rinnovamento del nutrimento interno che vuole realizzarsi con modalità molto più armoniose e piacevoli.

– Usare la mia cucina nel tempo di inagibilità di quella principale: nell’attesa di completare il lavoro, rendo disponibile per tutti la mia vecchia cucina, cioè le vecchie modalità di nutrimento, quelle cui sono abituata, che possono simbolizzare quelle della parte femminile che vuole il contatto e tende a ricercare la fusione. Posso continuare a usarle, ma già con una consapevolezza nuova, che le rivaluta e valorizza perché le mette a disposizione della Totalità che si sta formando e non le limita a una difesa dell’Io dalla paura del mondo. Sarà ancora per poco; intanto, le case si stanno già unendo, poi si completerà la grande, nuova, bellissima cucina.

– Scala verso i sotterranei (che sembrano coincidere con la mia casa attuale): questa nuova casa risultato dell’unione delle due case, dovrà comprendere i sotterranei, ossia la parte oscura, la cantina, il sotterraneo, l’ombra, l’inconscio, il femminile. I sotterranei coincidono con la mia casa, quella che io apporto nell’unione, io sono la portatrice del lato femminile e inconscio. 

– Colore celeste della scala: è il colore del cielo, dello spirito e di tutto ciò che si ispira allo spirituale, del maschile; colore rilassante, sembra ribadire l’unione tra cielo e terra, alto e basso, sopra e sotto (il cielo che scende nello scantinato).

– Luminosità della scala: la via verso i sotterranei è chiara, piena di luce, perciò non sarà difficile integrare quelle parti alla casa, il sogno mi dice che si può portare luce al mondo delle pulsioni, dei sentimenti, delle emozioni.

– La polvere e le macerie della ristrutturazione: c’è però ancora del lavoro da fare e io mi preoccupo che i detriti derivanti dalla demolizione del vecchio invadano e sporchino tutto; perciò escogito di isolare la stanza in ristrutturazione, per cui anche se un po’ di polvere filtrerà lo stesso non sporcherà dappertutto e non rovinerà le cose. Sembra suggerirmi che se anche ci sono detriti e sporco, che si creano perché sto ristrutturando il mio modo di nutrirmi, posso comunque cercare di isolarli ed impedire che si depositino, soffocandolo, su tutto il resto. Sembra un’indicazione molto precisa alla mia richiesta: se hai sensazioni negative e frustranti  per i tuoi tentativi di porti in modo nuovo ed imparare a nutrirti meglio, sappi che è momentaneo e che puoi scegliere di isolare il tutto. Significa non dare enfasi e importanza a quegli aspetti, perché rappresentano solo residui fisiologici del passaggio verso una situazione nuova e molto più gratificante. Il mio inconscio mi sollecita a non lasciarmi condizionare negativamente.

– I miei bambini: sono felice mentre sto con loro e mi godo il momento, è come se contemplassi la bellezza e la pienezza creativa della mia vita; tanto che mi sfiora il pensiero che così serena e priva di pensieri e preoccupazioni di dover fare questo o quello non ci sono stata mai davvero nella vita.
Loro sono la mia parte giovane, bambina, piena di potenzialità di guarigione ma anche di espressione e di progettualità. Io non mi preoccupo di dover fare assolutamente niente, semplicemente vivo e sono. Questo mi dà un grandissimo nutrimento.

Commento

E’ incredibile la puntualità, anzi l’immediatezza, con cui l’inconscio è giunto a dare alla sognatrice il suo confortante messaggio, nel momento preciso in cui lei aveva bisogno proprio di questo conforto e di rassicurazione. 

Inoltre, saggio e sapiente com’è, non solo il suo inconscio le ha  mostrato il senso di quanto le stava capitando, come lei aveva richiesto; non solo le ha fatto sperimentare a livello fisico sensazioni di pienezza e piacere di vivere che l’hanno nutrita e le hanno mostrato una direzione (il senso della sua esperienza specifica può essere dunque interpretato come un andare verso quella pienezza); ma, anche, le ha dato un suggerimento circa il come comportarsi con gli aspetti fastidiosi della trasformazione, con gli scarti della ristrutturazione, potremmo dire, che lei sta portando avanti. 

Il sogno suggerisce infatti di “isolare” quei detriti, di impedire che invadano ogni cosa, relegandoli all’ambito dei “disagi per lavori in corso”. 

In questo caso, il sogno offre anche un esempio di vera e propria elaborazione di un’esperienza vissuta nella veglia e il suggerimento di una soluzione pratica che è possibile adottare. L’elaborazione è avvenuta nel sogno e viene palesata in modo chiaro; si tratta poi di applicarla, ricorrendo ad una precisa volontà in tal senso, da parte della sognatrice. Il valore di un tale suggerimento è molto più forte che se fosse qualcuno dall’esterno a fornirglielo. 

Questo racconto testimonia che il lavoro di contatto e colloquio con il proprio mondo interiore, sviluppato attraverso i diversi approcci che si possono avere nei suoi confronti, spaziando dalla psicoterapia alla ricerca con l’astrologia fino al lavoro con i sogni, solo per fare alcuni esempi, è in grado di accrescere considerevolmente la fiducia della persona nelle proprie risorse interioni, nonché la capacità di comprensione e di ascolto tra interno ed esterno di sé.  

Alla luce di ciò, si possono spiegare la fluidità della risposta data dal sogno analizzato e il suo essere così facilmente interpretabile. La grande chiarezza con la quale esso si è presentato è collegabile certamente anche all’acquisita dimestichezza con l’uso dei simboli. 

Vale tuttavia la pena di considerare un altro aspetto, che ritengo significativo. La serena accettazione con la quale la sognatrice aveva posto la domanda e si era addormentata, la sera, hanno sicuramente agevolato un accesso semplice e diretto alle sue risorse interiori e, di conseguenza, un flusso di informazioni non solo facile, ma estremamente ricco di senso, piacevole, nutrente. Le è stato abbondantemente risposto, e dato! 

Io sinceramente trovo commovente constatare quanto ci può venire dato dalle nostre risorse interne, con quanta abbondanza e con quanto sollecito amore! 

Ma la condizione necessaria è ovviamente quella di aprirsi a quelle possibilità, e qui subentra il nostro personale lavoro in tal senso. 
Infatti, lo stato d’animo di Barbara, nonostante la delusione e la tristezza derivanti dall’esperienza vissuta, nel momento della richiesta, era molto più di sereno affidamento alla sua interiorità, nella certezza quasi “religiosa” che solo questa potesse aiutarla, piuttosto che di tristezza e rabbia; c’era insomma un fiducioso affidarsi alla guida interiore, del cui aiuto lei stava imparando a non dubitare più, piuttosto che autocompiangimento,  dolorosa frustrazione o ripiegamento vittimistico.

Sono convinta che proprio questo atteggiamento aperto e sereno abbia dato luogo ad un così felice risultato e ad una tanto illuminante e facile manifestazione da parte della guida interna. 
Nel sogno, c’è un chiaro riferimento alle nozze alchemiche, all’unione interiore di maschile e femminile, di razionalità e istinto, di forza e sentimento, mentre l’idea quasi dell’andare sposa, con tale serenità e consapevolezza, senza eccitazione ma come la cosa più semplice e naturale del mondo per formare una Totalità, la vedo come simbolizzante il processo di individuazione: l’Io ormai consapevole accetta di unirsi e affidarsi al Sé. 

Contestualmente, la sognatrice comprende non solo di essere pronta a una riunione delle sue parti interne, ma anche ad accogliere una più completa identificazione con il suo femminile, simbolizzato dall’elemento “terra-cantina” e dalla maturità nel predisporsi al matrimonio (spirituale).

Quindi il sogno viene a dirle che ciò che lei ha vissuto e l’ha turbata si inserisce nel contesto di quell’importantissimo processo esistenziale che lei ha intrapreso. 
La sottolineatura del senso di benessere fisico provato nel sogno mostra uno stato che può esistere, perché fisicamente sperimentato: uno stato di semplice piacere e gioia solo per il fatto di essere ciò che si è, in quanto pieni ed integri. 
Questo stato di piacere è a mio avviso il corrispondente sul piano corporeo dell’individuazione psichica. 

Da un lato, l’esperienza fisica, anche se vissuta nel sogno, di questo piacere di vivere le lascia una sensazione di nutrimento al risveglio che le infonde energia e fiducia; dall’altro  vedo questo elemento come il nutrimento della Grande Madre Buona (Archetipo) che, se ci fidiamo di lei, non ci delude ma ci inonda del dono di sé; infine, dirò di più: lo vedo quasi come  un premio e una conferma molto tangibile della bontà della strada intrapresa (riferita sia al senso dell’esperienza realmente vissuta, sia all’atteggiamento che lei ha assunto per cercarne la soluzione ed il superamento).

Il sogno sembrerebbe aver consentito di sperimentare uno stato di grazia al quale si può aspirare, se non altro per ispirarsi ad esso nella propria ricerca, accettando la sfida di capire se esso può essere raggiungibile pienamente e per quanto a lungo. Ammesso, e non concesso, che ciò non sia possibile, muoversi in questa direzione darebbe comunque un senso molto profondo all’esistenza.

A volte, pensando alla ricchezza di sogni, mi piace chiedermi quale sia veramente la realtà vera, visto che nei sogni capita di sperimentare sensazioni di una purezza e intensità che nella realtà della veglia non sembrerebbero rinvenibili. 
Riflessioni.

Mi sono dilungata su questo sogno anche se la sua interpretazione poteva non essere  particolarmente difficoltosa, con un minimo di dimestichezza e pratica. 

Il motivo per cui l’ho illustrato approfonditamente è che esso mostra a quanto si può arrivare in termini di contatto col mondo ricchissimo della nostra interiorità e di facilità di dialogo con essa. Mi pare affascinante e molto promettente!

Consideriamo tuttavia che il processo non è lineare, ci sono momenti in cui sembra di girare su se stessi e di tornare indietro. Infatti la stessa Barbara, qualche giorno dopo questo sogno, ne farà un altro di tutt’altro tenore (sempre collegato agli stessi eventi ma non su richiesta, stavolta!) che avrebbe potuto prestarsi ad interpretazioni molto più limitanti e anche frustranti. 

E’ interessante vedere come si può reagire costruttivamente di fronte a un simile caso. 
Infatti, la sognatrice deciderà di impegnarsi a ricercare in se stessa un’idea per trovare un significato costruttivo per questo secondo sogno, così tanto meno piacevole di quello appena analizzato e soprattutto per trovare un senso di continuità e coerenza tra i due che non leda la bellezza del  significato trovato per il primo.
Ma vedremo questo la prossima volta. 

Ora qui proseguiamo con alcune considerazioni circa i principi di cui avevo parlato la volta scorsa e che avevo lasciato in sospeso. Illustriamo il secondo dei principi indicati.

Principio della Totalità del sogno.   
Tutto ciò che il sogno ci porta ci appartiene, rappresenta parti di noi e quindi è portatore di messaggi dell’inconscio che vogliono essere riconosciuti, accolti e ascoltati. 

Questo non toglie che il sogno implichi anche un significato oggettuale, per cui se io sogno di trovarmi con una persona o in una specifica questione che conosco effettivamente nella mia vita, indubbiamente mi viene rappresentato qualcosa di oggettivamente esistente con riferimenti concreti esterni a me. 
Ma il significato interessante e più fecondo di risvolti e indicazioni resta indubbiamente quello soggettivo, in base al quale la persona o la situazione effettivamente esistenti nella realtà della veglia del sognatore vengono utilizzati dall’inconscio per rappresentare contenuti e significati suoi specifici, attraverso una loro strutturazione simbolica prodotta nel sogno.
Infatti, in questi casi, per indagare opportunamente il significato del sogno, è opportuno riflettere su cosa quegli elementi onirici tratti dalla realtà oggettiva esterna sollecitano e quali sentimenti e considerazioni suscitano nella persona.
Del resto, è importante rimanere consapevoli di come non esista mai, neanche nella veglia, al contrario di quanto sarebbe forse comodo credere, una realtà puramente oggettiva. 

Tutta la realtà, esterna ed interna, viene sempre rappresentata nella nostra mente, filtrata, come insegna l’astrologia, attraverso le facoltà percettive simbolizzate da una precisa collocazione di Mercurio.

Come ha senso di parlare di Mercurio inserito nel contesto di un ben determinato Tema Natale, simbolo di una individuale totalità psichica, così ha senso parlare di percezione e rappresentazione della realtà in riferimento a quella stessa totalità in cui si esprime lo specifico individuo.
Ogni parte, oggetto, situazione e personaggio presente nel sogno appartiene dunque ad una unità, e va interpretato alla luce di questa totalità. 

Il concetto di totalità si estende anche al sognatore, ovviamente, per cui per interpretare devo considerare il contesto della vita del sognatore, dei fatti che sta vivendo, da episodi recentissimi o risalenti appena alla giornata precedente, fino all’insieme del suo vissuto, per trovare i significati particolari degli elementi del sogno. 

Interpretare l’unità non è mai così facile, né scontato, ma è l’approccio da seguire analizzando un tema, come pure utilizzando un qualunque altro strumento che serva all’approfondimento della conoscenza dell’essere umano.

Poiché qui stiamo parlando di autoanalisi del sogni, applichiamo a noi stessi il principio e arriviamo a comprendere che, in primo luogo, tutto ciò che si sogna rappresenta una parte di noi. 
Il sogno si servirà di oggetti o personaggi o situazioni per indicarci una serie di questioni e guidarci, come attraverso la soluzione di rebus più o meno facili, a un messaggio preciso. 
Considerando il doppio binario del significato oggettivo e soggettivo del sogno e pur non negando affatto la possibilità dei sogni di delineare accadimenti futuri, ritengo, se si sceglie di voler utilizzare i sogni per crescere in consapevolezza (e mantenere la serenità), che sia alquanto opportuno soffermarsi sempre sul significato soggettivo e sul suo contenuto potenziale di messaggi profondi e interessanti provenienti dalla psiche.
Tra l’altro, a questo proposito, diciamo subito che non dobbiamo pensare che debba necessariamente esistere un unico significato del sogno; è molto più logico pensare che si potrebbero ravvisare e rintracciare anche diverse opzioni possibili. 

Ci si assesterà nell’interpretazione quando avremo sentito di aver “centrato” il messaggio, sarà una sensazione interiore a guidarci. Sarà la sensazione di aver colto qualcosa di importante che dovremo imparare ad ascoltare, anche se all’inizio ci si può sentire insicuri in proposito.

In ogni caso, vale la pena di ricordare, come è già stato detto in precedenza, che in epoche successive nulla impedisce che il sogno assuma per noi nuovi ed ulteriori significati, sulla base di una comprensione più ampia ed approfondita che con il tempo si dovrebbe ottenere. 

Il simbolo, cardine sia della creazione del sogno da parte dell’inconscio che della sua traduzione alla parte conscia, permette l’importante opportunità di rendere il sogno capace di produrre significati sempre nuovi nel tempo.
Per questo motivo, non ci si deve preoccupare tanto di trovare “il” significato, ma un significato che sia per noi tale in quel momento, che ci arricchisca di senso, e che questo senso sia costruttivo a livello interiore. 

Saremo noi i giudici della bontà e utilità del nostro lavoro, confrontandoci con noi stessi, senza evitare o eludere le utili aperture e i confronti con l’esterno, fonti di stimoli e punti di vista diversi, che poi dovremo incastonare in un contesto che sia significativo per noi. 
È auspicabile mantenere un atteggiamento rilassato e di attesa, piuttosto che teso a ottenere il risultato. Occorre darsi tempo, non avere fretta (che non vuol dire demordere).

In modo sereno e rilassato, dovremo cercare finché non sentiremo di aver trovato del materiale valido per crescere in consapevolezza. Se ci vuole un po’ di tempo non importa, l’importante è trovare qualche buon risultato, qualche elemento (soprattutto nel caso ad esempio di un brutto sogno che altrimenti lascerebbe sensazioni angosciose) e sapere che abbiamo tutto davanti a noi per poter riuscire a decifrare ulteriormente il messaggio. 
Al limite, è molto più proficuo sviluppare un atteggiamento di ascolto, di ricezione, di interesse per, che con il tempo e un po’ di pazienza non potrà mancare di portare risultati, piuttosto che voler arrivare troppo affrettatamente al risultato di una compiuta interpretazione.

Infatti, anche se non comprendiamo tutto e subito, il nostro inconscio non si stancherà di inviarci messaggi! Se abbiamo un autentico desiderio di comprendere, ci arriveremo, a tempo debito.
Nel caso del sogno raccontato, l’atteggiamento spontaneamente assunto dalla sognatrice di sereno affidamento alle forze superiori del Sé le ha portato il gratificante risultato di un sogno molto significativo, ricco di sensazioni piacevoli e per lei molto facile da decifrare. 

È interessante anche notare che, data la sua situazione personale di persona separata da molto tempo, dopo un legame importante durato qualche anno, la sognatrice avrebbe potuto benissimo interpretare il sogno come riferimento a una possibile ripresa del suo vecchio legame, oppure come un nuovo amore in arrivo (livello oggettivo o predittivo).
Invece, l’intensità delle sensazioni e la modalità così chiara del sogno, in rapporto preciso a una esperienza reale e alla relativa richiesta di chiarimento, uniti alla buona sensibilizzazione raggiunta verso la propria interiorità, non le hanno fatto considerare significative o interessanti queste possibilità alternative, ma piuttosto l’hanno indotta naturalmente a sintonizzarsi sulla portata del messaggio ai fini del suo processo di crescita personale e di individuazione.

a cura di Bruna Scataglini