L’Astrologia è materia particolare e quindi, non possiamo che pensare che anche i suoi sostenitori, appassionati o professionisti del settore, siano anche essi persone particolari.

Spesso si sente parlare di tollerenza nelle orbite ed ognuno ha le sue idee, che derivano dalle osservazioni che sono state fatte sul campo e dall’esperienza personale.

Sono convinta che, probabilmente, chi fa astrologia previsionale senta la necessità di avere orbite molto ristrette ma, siccome personalmente non uso questo tipo di tecniche ma mi interesso di astrologia umanistica e psicologica,che tende per lo più a definire il tipo di personalità e le varie problematiche che possono aver interferito nel delicato processo di acquisizione di una identità, tengo a precisare che, secondo la mia opinione, le orbite da tenere sono leggermente più abbondanti in quanto parliamo di funzioni che riguardano la nostra psiche e di dinamiche psicologiche che fanno a fatica ad essere confinate entro perimetri troppo definiti.

L’astrologia è poco razionale e molto analogica; utilizza i simboli e sappiamo che essi non sono facilmente definibili, sono sfumati e si presentano con sfaccettature sottili e spesso ambivalenti.

Per intenderci è difficile dire che una particolare dinamica tipo Marte Luna sia attiva a 5 gradi di tolleranza e non a 6. Questo è molto matematico e, vi assicuro, che l’Astrologia, matematica non è.

Personalmente ho sempre osservato attentamente questi particolari e devo dire che ho riscontrato che, seppur in maniera meno potente e più velata, tuttavia le dinamiche psicologiche persistono anche al di la’ dei 6 gradi di tolleranza, a totale dispetto del nostro bisogno di definizione, di ingabbiamento e di certezze..

Noi esseri umani abbiamo la tendenza a stabilire che a quel determinato grado funziona, mentre se lo ha superato le cose non funzionano più e quindi, soprattutto nel caso degli aspetti disarmonici, questa precisione sembra rassicurare molto di più.

In realtà, ho visto che tutto è molto più soft; gli aspetti sono estremamente incisivi quando sono stretti ma in ogni caso, funzionano anche se in maniera più larvata anche quando sono relativamente allargati.

La stessa Liz Greene, maestra in questo tipo di astrologia, tiene aspetti larghissimi perché, credo, si sia resa conto di questo problema ed abbia voluto correggere un modo di pensare più legato ad un altro tipo di astrologia, anche se molto diffuso.

Elencherò di seguito le orbite che personalmente tengo nella lettura dei temi natali. Credo in questo modo di fare cosa gradita anche ai vari appassionati di questo siti, agli allievi e ai frequentatori del Forum che spesso mi chiedono di chiarire definitivamente questa cosa.

Indubbiamente la chiarisco per quanto riguarda ciò che riguarda me, la mia scuola e questo sito,non intendo sicuramente sostenere una verità ma semplicemente ciò che è frutto della mia esperienza.

Congiunzione e opposizione tolleranza 10 gradi in più o in meno.

  • Trigono ➔ Tolleranza ➔ 8 gradi in più o in meno
  • Quadratura ➔ Tolleranza ➔ 7 gradi in più o in meno
  • Quinconce ➔ Tolleranza ➔ 4 gradi in più o in meno
  • Sestile ➔ Tolleranza ➔ 5 gradi in più o in meno
  • Semisestile ➔ Tolleranza ➔ 1 grado in più o in meno

Indubbiamente queste valgono per la lettura dei temi natali, mentre, nei transiti, ovviamente devono essere ridotte.

Personalmente i transiti iniziano ad impostare un processi quando sono a 4/5 gradi in avvicinamento all’aspetto esatto (intendo i transiti dei pianeti lenti): essi infatti devono cominciare a lasciar entrare qualcosa che prima era totalmente fuori dalla coscienza e quindi iniziano, per così dire, ad entrare e a creare un loro particolare humus.

Quando sono in aspetto esatto la persona deve necessariamente rendersi conto di ciò che sta accadendo; in caso questo non accada, ci saranno anche avvenimenti esterni che contribuiranno alla comprensione di ciò che si sta verificando nel mondo interno.

Particolarmente incisivi da un punto di vista di trasformazione e cambiamento i transiti che passano e ripassano su un punto specifico del tema natale per via del fenomeno della retrogradazione.

Quando un transito è definitivamente passato e si sta allontanando di 3 gradi dall’aspetto esatto, il transito può considerarsi finito.

Bisogna però intendersi con questa definizione: finito non vuol dire che tutto si è reso cosciente. Spesso, ciò che effettivamente hanno trasformato al nostro interno, possiamo scoprirlo anche parecchi anni dopo, in particolare quando parliamo di Urano, Nettuno e Plutone che veramente lavorano sull’essenza della persona.

a cura di Lidia Fassio