Il Sagittario è un segno portato all’allargamento dei confini sia individuali che collettivi. E’ l’immagine di colui che vuole esplorare ciò che è al di là, sia in senso psicologico che filosofico e geografico.
E’ un segno che appartiene all’elemento Fuoco, quindi è dinamico e attivo ed esalta al massimo sia i pregi che i difetti di questo elemento.
E’ generoso, impulsivo ed ottimista come solo il Fuoco sa essere ma, per contrapposizione, è ingenuo e tendente a credere ciecamente in ciò che lo entusiasma, poiché difetta in senso assoluto di senso critico.
Queste qualità possono definirsi grandezza e limiti del Segno, poiché mentre da un lato ingenuità ed ottimismo spingono verso l’avventura, oltre i territori conosciuti – esaltando quindi una potenzialità che appartiene esclusivamente all’uomo – nel mondo terrestre; dall’altro, il fervore e l’energia del Fuoco solleticano il bisogno di fare proseliti, nel presuntuoso tentativo di trasmettere la propria verità agli altri.
Sommando queste attitudini si può ben comprendere come il Sagittario sia ritenuto il segno degli esploratori, dei filosofi, dei missionari e degli insegnanti.
Queste persone infatti, in nome della loro fede in qualcosa, partono verso una meta – il più delle volte ignota a loro stessi – alla ricerca di qualcosa di più di quanto hanno, pronti ad imporre la loro verità a chiunque si trovi sulla loro strada.
Questi problemi sono dovuti alla mente estremamente dilatata, piena di intuizioni e di voglia di conoscere, limitata però da una realtà ordinaria e materiale nonché da un corpo fisico che viene sentito come un qualcosa che imprigiona e che tiene ancorati ad una struttura.
Del resto questa è l’essenza stessa della storia dell’uomo e della sua potenzialità psichica, che lo avvicina a Dio attraverso il potere dell’immaginazione e della capacità di pensare e progettare cose ben al di là di ciò che ha e che è, ma che resta poi vincolato dalla sua realtà corporea che lo relega alla mortalità ed all’imperfezione.
Probabilmente il concetto stesso di religiosità, inteso come proiezione di qualità illimitate, appartiene a questo segno, che ha cercato di superare i limiti materiali attraverso la formulazione di immagini di Dei che possedessero tutte le qualità precluse alla condizione umana: immortalità – onniscienza – onnipotenza – onnipresenza.
Questo simbolismo è molto ben rappresentato dal mito dei centauri, creature metà cavallo e metà uomo, che vengono raffigurate nell’atto di scoccare una freccia verso l’alto, ovvero verso un punto in cui non vi sono bersagli reali.
CHIRONE è il più famoso dei centauri; è un saggio, un maestro ed un guaritore, che può risanare gli altri ma non può guarire la ferita che Eracle gli ha incautamente procurato.
Chirone è un essere immortale per regalo divino, quindi non può né guarire né morire.
Possiede qualità divine, ma non può cauterizzare la ferita della sua carne.
Questo è il vero dilemma del Sagittario racchiuso nel simbolismo dei suoi due pianeti (Giove e Nettuno) che sono il contrasto evidente tra la carnalità e la spiritualità.
Per poter guarire il Sagittario deve integrare le sue intuizioni estremamente profonde, che lo avvicinano alla spiritualità – rappresentata dalla parte umana del centauro – , e la sua passionalità ed istintività quasi animalesca – rappresentata dalla parte cavallo che lo àncora alla realtà terrena.
Giove e Nettuno offrono al Sagittario l’illuminazione attraverso la mente, la luce e la spiritualità, proprio in contrapposizione con l’esistenza del corpo (rappresentato dall’esaltazione di Proserpina, che è mortale e quindi predestinato al ciclo di nascita – crescita – morte).
Nel Sagittario esiste una continua ricerca di spiritualità che gli consenta di trascendere il senso di mortalità della vita.
Zeus riesce a diventare un Dio dei cieli solo attraverso l’aiuto delle Dee di Terra Gea e Rea, incorporando poi a sé la Dea Meti, che gli fornirà la saggezza.
Questo tema è ribadito in ogni mito: la conoscenza a cui aspira questo segno ha il suo prezzo da pagare sulla terra. Nel mito ebraico Adamo ed Eva pagano la scelta della conoscenza con la caduta dal Paradiso; nel mito greco Prometeo paga il suo voler portare la conoscenza agli uomini (sotto forma di fuoco) con il rimanere incatenato a vita ad una roccia del Caucaso; Zeus paga la sua parte Spirito (Cielo) dovendo restare vincolato a doppio filo con Era (Dea di Terra) che limiterà le sue mosse.
Il dramma del Sagittario è tutto racchiuso nel tema corpo/spirito e nella sua sublimazione.
a cura di Lidia Fassio