L’Ascendente è il punto in cui noi veniamo alla luce; sostanzialmente, da un punto di vista simbolico l’Ascendente dovrebbe corrispondere alle sei del mattino che è il punto in cui nasce il giorno: è l’alba, il momento in cui il giorno vince sulla notte. Il giorno si divide dalla notte e quindi c’è qualcosa che sta venendo alla luce, sta sorgendo e diventa visibile, trova il suo posto al Sole. La nascita è il momento in cui noi diventiamo visibili. Fino ad un attimo prima non eravamo visibili, eravamo qualcosa che c’era, ma non era visibile. Innanzitutto la nascita è sempre un trauma perché il bambino che è rimasto a lungo in una situazione di protezione, si trova all’improvviso ad essere nell’occhio del ciclone, è in una condizione di impegno notevole perché il parto è un impegno notevole soprattutto per lui, non solo per la mamma. Lui partecipa attivamente alla situazione. Poi esce fuori, c’è una luce fortissima, un ambiente freddissimo; viene sculacciato perché deve eliminare il muco; lo inducono a piangere, lo mettono dentro l’acqua e lo lavano; poi gli tagliano il cordone; subito diventa cianotico perché la respirazione deve fare una inversione di marcia, deve guadagnare tutto il ciclo polmonare mentre prima respirava attraverso il cordone ombelicale. Pensate, tutto questo avviene nell’arco di cinque – sei minuti che movimentano parecchio la sua vita appena diventata autonoma. Il suo cuore generalmente batte in frettissima, è molto eccitato e, secondo me… ha anche molta paura.
Generalmente piange proprio perchè, se ha freddo non può ancora dimostrarlo perché ci vogliono due o tre giorni prima che la pelle sia in grado di fornire la pelle d’oca quindi lui anche se ha freddo diventa viola ma non è può manifestare il suo disagio; non ha proprio la struttura fisica per poterlo dimostrare quindi non rabbrividisce. L’intero sistema deve essere messo a punto; è tutto un po’ precario. Generalmente ha anche un grosso problema che è anche la causa di molti morti neonatali, cioè la glottide; ha difficoltà a coordinare la respirazione con l’entrata dei liquidi. Dovrebbe essere automatico ma a volte non è così.
L’Ascendente, a livello astrologico, ci dirà come è avvenuta questa nascita. Importantissimo sarà leggere tutto quello che noi possiamo leggere attraverso l’Ascendente, i pianeti che si possono trovare vicini all’Ascendente. Quindi tutto quello che è legato all’Ascendente è legato alla nostra nascita. Anche il segno ovviamente perché il segno ci dice esattamente cosa abbiamo respirato noi in quel momento. Cioè nel momento in cui siamo apparsi, che cosa è che abbiamo visto, che cosa abbiamo percepito; è un imprinting fortissimo e quindi il segno diventa un elemento importante, primo perché rappresenta quello che noi tenderemo a rimettere in atto costantemente ogni volta che noi dobbiamo nascere attraverso qualcosa o cambiare qualcosa o iniziare qualcosa di nuovo nella nostra vita. Noi tenderemo ad avere sempre questo tipo di atteggiamento.
La psicologia evolutiva definisce questo momento come l’archetipo dell’inizio perchè tutto quello che noi inizieremo nella nostra vita tenderà ad essere colorato delle sensazioni e delle risposte che noi abbiamo avuto nel momento della nostra nascita. Quindi se noi abbiamo un Ascendente Sagittario, per esempio, se non ci sono lesioni, significa che la nostra nascita è stata un’avventura per noi, è stato qualcosa di liberatorio, è come se fossimo impazienti di uscire e di vedere tutto quello che c’era attorno quindi c’è stato un imprinting di quasi di voglia di bruciare le tappe, di cercare di uscire subito.
Questo rimarrà l’atteggiamento importante che noi tenderemo ad avere proprio in ogni situazione nella quale noi ritorneremo ad iniziare qualcosa. Così, chi ha un ascendente di Fuoco tende ad essere impulsivo all’inizio di ogni cosa, tende a volere bruciare le tappe, ha problemi ad aspettare. Chi ha l’ascendente Ariete c’è il bisogno di fare subito, di decidere subito, di fare subito qualcosa. La difficoltà è proprio di imparare invece a trattenere questo impulso, questa partenza che è sempre estremamente rapida. L’ascendente Fuoco non è che abbia ansia però fatica a trattenere la tensione. Quando è pronto a….deve andare. Infatti chi ha molto fuoco oppure chi ha quadrature di Marte Urano che tende a dare questa dinamica, che pare poi una persona che magari sembra non decidere mai però abbiamo anche la stessa quadratura che dà invece persone che sembrano estremamente decisionali. In realtà sono estremamente decisionali però il loro decidere in maniera così impulsiva ed immediata è dettata dalla paura, dal fatto di non sapere trattenere la tensione che ci dovrebbe essere nella fase di decisione, di valutazione per cui non è mai una scelta. Generalmente è un impulso perché pur di toglierti da quella situazione prendi una decisione. Poi non importa quel che sarà, sarà. Quindi una nascita difficile sarà anche caratterizzata da una serie di problemi che si vedranno sull’Ascendente. Non solo, ma l’Ascendente ci dice anche un po’ quello che noi tenderemo a catturare anche dall’ambiente esterno perché siccome la lettura è sempre di tipo “quello che io sono … attraggo”, se ho un Ascendente che mi porta ad avere un certo tipo di visione, per esempio, se io ho un Ascendente Capricorno ed ho avuto una nascita sicuramente non facilissima, quanto meno una nascita lenta, una nascita un po’ sofferta, un po’ pesante. Io mi sono preparato a questa nascita e poi c’è voluto parecchio tempo , sono uscito in questo ambiente dove non è che fossero tutti lì pronti ad aspettarmi. Se nasco con un ascendente Capricorno sono venuto al mondo e sono un po’ messo così. […] L’ascendente Capricorno generalmente è una nascita di una persona che dice “Cavolo, ma che fatica”.
I pianeti che sono in prima possono dare delle indicazioni molto diverse dall’Ascendente. Possono annullare le valenze dell’Ascendente; in linea di massima diciamo che il tipo di ascendente ci parla anche del tipo di nascita. Se l’ascendente è bello, una nascita veloce può essere data da un ascendente Ariete, Gemelli, da un Urano sull’ascendente, da un Marte sull’ascendente. Se però questi pianeti sono lesi ci parlano a volte più di un taglio, di un bisogno di intervenire per estrarre perché magari questo bambino ha dovuto nascere in fretta perché altrimenti poteva rischiare la vita. Mentre ascendente Capricorno, Saturno sull’Ascendente generalmente tende a darci una informazione opposta salvo poi il caso specifico della quadratura, eccetera. Tende a dare parti difficili, lunghi, prolungati, asciutti, perchè l’acqua è stata liberata molto tempo prima. Parti con asfissie, principi di soffocamento; bambini che hanno dovuto far ricorso subito ad una serie di resistenze, di forze sua per poter sopravvivere a quella situazione.
Non solo ma generalmente un Saturno all’Ascendente ci parla anche di un ambiente asettico subito quindi probabilmente è un bambino che è nato in una condizione particolare per cui è stato messo subito in una incubatrice o in una sala di isolamento perché la sensazione è quella di isolamento sensoriale, di non aver goduto dell’abbraccio e del calore della mamma. Lo hanno messo da qualche parte e non ha potuto avere quel calore e quella sensazione di sicurezza che invece dopo il parto dovrebbe esserci per avere l’opportunità dopo tutto questo trauma, di potere essere lasciato e contenuto tra le braccia di mia madre. Questo imposterà sicuramente un certo tipo… di personalità e siccome l’Ascendente poi diventa anche come gli altri ci vedono e come affrontiamo il mondo, come ci poniamo nei confronti del mondo esterno, questo significa che se abbiamo un Saturno all’Ascendente e abbiamo vissuto difficoltà alla nascita, saro’ anche terribilmente diffidente ed impaurito perché mi attaccavano l’ago là, mi sistemavano dentro una roba fredda e quindi, ho vissuto tutta una serie di cose con estrema diffidenza, il mio approccio nei confronti delle cose sarà estremamente diffidente, lento cioè io devo valutare tutto, sono cauta. E’ difficile se io ho un Saturno all’ascendente o sono ascendente Capricorno che io sia impulsiva e fiduciosa. Saturno all’ascendente appartiene anche ai bambini che nascono di piedi che sembrano dire “Fermate il mondo, fatemi pensare prima di nascere”. Ogni cosa creerà paura, ansia perché si è serimentata paura in quel momento, anche se poi, dopo la nascita, nonostante il trauma, qualcuno ha saputo rassicurarmi. Se invece sono stato messo nell’incubatrice, avro’ la sensaione di essere stato lasciato solo. Finché non supererà questa paura iniziale le cose saranno sempre faticose perché tenderà (siccome la prima è anche quello che io attiro nella mia vita) ad attirare sempre cose complicate. E’ difficie che quel soggetto possa avere una cosa semplicissima o che possa decidere sull’attimo e far partire ciò che desidera. Non sarà possibile perché ci sarà uno schema mentale del tipo “niente funzionerà; dovrà quindi mettere tutto il suo sforzo e la sua energia: purtroppo, finchè perdura quello schema, si troverà sempre quello. Finché non smonterà quello schema tenderà sempre ad andare incontro a situazioni sempre estremamente faticose dove io trovo cose difficili, ad ostacoli da superare. Questo è quello che accade e che contribuisce a far pensare al soggetto che la vita sia effettivamente difficile perchè gli altri sono lì per limitare e per bloccare. La settima , infatti, risponde con il limite, propone il limite e obbliga a vivere all’esterno il contenuto interno. E fino a quando non verrà elaborato il contenuto interno, il contenuto esterno si rifletterà pari pari. Altri pianeti sull’ascendente possono dare altre tipologie.
Un Marte sull’ascendente può essere simbolo sia di un parto estremamente veloce, rapido, a volte estremamente traumatico al punto che il Marte sull’Ascendente può rappresentare il bisogno di tagliare rapidamente qualcosa perché questo bambino possa nascere quindi c’è un impatto comunque del tipo “facciamo in fretta, facciamo in fretta” perché c’è qualcosa che non funziona. Oppure può essere anche un impatto aggressivo nei confronti della vita.
La paura ha portato a fare in modo che il bambino tendesse a a fare tutto subito, tutto in fretta quindi ilo schema mentale sarà di agredire il mondo, e questo sarà dovuto al fatto che la vita in quel momento mi ha richiesto di mettere tutta la forza che si potevo avere per cercare di superare quell’ostacolo che sembrava irrisolvibile ;quindi chi ha Marte all’ascendente viene visto come una persona aggressiva e questo diventa come un cane che si morde la coda, da un lato la persona aggredisce tutto perché costantemente riprova il bisogno di liberarsi di una situazione ma nello stesso tempo la paura e le due cose sono abbinate e siccome ho paura, aggredisco; ma più aggredisco più gli altri mi bastonano.
C’è uno schema di questo tipo: “gli altri mi reputano troppo aggressivo, arrogante e nel novanta per cento dei casi tutto questo è frutto della mia paura; io reagisco in maniera esagerata alla mia paura interna, faccio la voce grossa ed in questo modo cerco di esorcizzare. E’ come se il soggetto dicesse: “io urlo forte, così voi non mi dite niente”. E fino a quando questo schema non è chiaro, c’è anche la propensione ad attirare nella vita persone aggressive. Io sono aggressivo, e magari non mi riconosco nella mia aggressività, così attirerò nella mia vita persone che sono aggressive con me.
Questo schema tende ad andare avanti a lungo. Lo stesso può essere con Urano. Certamente Urano ha molto meno a che fare con l’aggressività e più con l’instabilità e il bisogno di cambiamento; Urano sull’Ascendente può rappresentare un parto cesareo, un intervento dall’esterno e qualcuno che decide per noi al momento della nascita. Nel trigono molto volte c’è a sensazione che questa decisione sia stata vitale. Se è una quadratura più spesso c’è la sensazione che neanche il momento della nascita non si sia potuto decidere. E’ anche provato che i bambini che nascono con il taglio cesareo, sia quelli su cui si è dovuto intervenire con taglio cesareo per salvar loro la vita, sia quelli la cui madre ha organizzato la nascita in un determinato giorno ad una determinata ora, c’è una minore capacità abbastanza di decidere e di affrontare la vita.
I bambini nati con taglio cesareo sono molto meno decisionali degli altri. Hanno più difficoltà; come se non avere potuto scegliere il momento della propria nascita ed essere stati in balia di decisioni o di scelte altrui, favorisse la sensazione di non avere un imprinting decisionale nella vita. Se il bambino invece è stato salvato l’imprinting è del tipo :“qualunque cosa io faccia, qualcuno mi salverà”; per cui aspetterà sempre che sia qualcun altro a risolvere i suoi problemi. Questo oltre a Urano sull’ascendente, potrebbe darlo anche Giove sull’Ascendente. Spesso Giove sull’Ascendente ha il significato di bambino nato grosso e che, per questo, ha faticato molto a nascere.
Io ho notato che quando i bambini nascono grossi o quando il parto è estremamente difficile, soprattutto poi se c’è Saturno che pone aspetto all’ascenente, c’è un senso di colpa per avere fatto soffrire la madre. Questo rimane imprintato nella loro psiche anche quando non sanno che è accaduto qualcosa di simile. Questo per dirvi quanto quell’imprinting sia inserito profondamente e rappresenti un fatto importante nell’affrontare il mondo.
I parti podalici sono caratterizzati da Saturno all’ascendente oppure quadrato all’ascendente ed anche questo riflette la difficoltà del bambino e la sensazione che non fosse pronto a nascere e,forse, proprio per questo non si è girato: è un bambino che non vorrebbe nascere perché non si sente pronto. In qualche modo è come se avesse percepito o avvertito che non era ancora in sintonia con l’ambiente…e, per questo, preferirebbe rimanere nel suo mondo. uesta sensazione è diversa però dal bisogno di rimanere dentro l’utero, tipico dei Nettuniani che invece non vorrebbero mai nascere così come non vorrebbero mai iniziare le cose.
Il nettuniano dice sempre “domani”, ha bisogno di posticipare , dilatare al massimo il tempo, come se la presa di posizione di una qualsiasi cosa interrompesse qualcosa di estremamente piacevole.I bambini nettuniani sono spesso bambini che sono nati dopo il termine. Questo impronterà anche nei confronti della vita un atteggiamento tendente a procrastinare le cose, visibile nell’ indecisione tipica dell’ascendente Pesci. Non indecisione perché non sa decidere ma perché è languido, perché sostanzialmente non vede la necessità di fare una cosa oggi se la può fare domani. Questa è la sua mentalità. Invece un Nettuno leso all’ascendente può segnalare un bambino che ha rischiato il soffocamento per la posizione del cordone ombelicale. Nettuno leso all’ascendente può dare senso di soffocamento.
Anche un Nettuno leso da solo nel tema tende a dare una certa preoccupazione nei confronti dell’elemento acqua. Si tratta spesso di un trauma emotivo. Nettuno ci parla sempre di traumi emotivi.
Plutone all’ascendente invece ha sempre qualcosa a che fare con la sopravvivenza. C’è stato un senso di morte se c’è Plutone.
E’ sempre una colorazione particolare che è fotemente contrastante con la grossa vitalità di quel momento. Ho visto Plutone sull’ascendente anche in bambini che hanno rischiato effettivamente di morire alla nascita o madri che hanno rischiato di morire dando la luce al figlio.
Queste sono le cose che potete guardare nell’ambito dell’ascendente. Tenete anche presente che queste sensazioni, quello che è entrato nella vostra vita al momento dell’ascendente è comunque qualcosa di estremamente importante perché in questa fase le impressioni sono potentissime perché non essendoci ancora nessun altro tipo di registrazione mnemonica se non quella emotiva e istintiva, queste impressioni vengono registrate con una traccia fortissima.
Questo stralcio è tratto da una lezione di Lidia Fassio sbobinata da un allievo.
a cura di Lidia Fassio