di Lidia Fassio

Oggi la sessualità si è disgiunta dalla riproduzione, cosa relativamente recente per le persone; infatti, è solamente dagli anni ‘70 che si è in presenza di questa possibilità dovuta alla scoperta e al proliferare degli anticoncenzionali.
Questa vera e propria rivoluzione ha però portato ad un’accentuazione sul tema della sessualità che, ovviamente, ora è più al servizio del “piacere” che non della “riproduzione”; come a dire che la sessualità adesso è puramente appannaggio di Venere e Marte e non più di Proserpina e di Plutone e, pertanto, riguarda più strettamente il rapporto tra le persone, diventando la forma di dialettica più intima e coinvolgente.

Quando vi sono problemi di ordine “sessuale”, siamo perciò autorizzati a pensare che non siano solo problemi fisici, ma soprattutto problemi relazionali.

La sessualità è la forma di comunicazione più intensa all’interno di una relazione di coppia, un modo attraverso il quale le due persone portano avanti la loro unione e si conoscono via via sempre di più.. intensificando anche i loro sentimenti.
La sessualità ovviamente è anche lo strumento attraverso cui noi ci riproduciamo ( o almeno lo è stato, anche se adesso vi sono “forme alternative”) tuttavia, quando a livello fisico appaiono disturbi legati ad essa, è più probabile che siamo in presenza di una tematica di ordine “riproduttivo”, ma che, il sintomo riguardi piuttosto la relazione e la comunicazione con l’altra persona, con il partner in particolare.

Siccome il percorso di scoperta della nostra identità si basa sulla continua e contradditoria altalena ben espressa nell’ opposizione tra prima e settima casa e tra Marte e Venere che indicano un conflitto tra il bisogno di affermarci e di essere liberi ed indipendenti, di esprimere noi stessi e di fare le nostre esperienze (casa prima) e quello invece di scambiare, di condividere la vita e di relazionare con un’altra persona con la quale trovare anche gratificazione e sicurezza (casa settima); spesso le persone che hanno problemi su questo asse, si trovano impantanate dentro ad un conflitto così potente che, non trovando soluzioni accettabili, finisce per essere rimosso completamente e portato nell’inconscio dove, nel tempo, troverà la strada del sintomo fisico.. per potersi esprimere e ripresentarsi in modo ben diverso nella vita del soggetto che, a quel punto, dovrà comunque farsene carico.

Certo, il desiderio di unione edi completezza è fortissimo ma combatte un altro grande problema interno che è quello della separazione e dell’espressione dell’identità; tuttavia, quanto più vi sono difficoltà sul piano della sicurezza personale, tanto più la relazione-unione diventa il crogiuolo di tematiche che, pur essendo personali, vengono però spalmate sul territorio della coppia. L’amore, di cui tanto si parla, fa spesso poche apparizioni vere nel palcoscenico della coppia per poi lasciare i suoi surrogati che sono molto più limitati e spesso un po’ meschini.
In particolare le relazioni erotiche tendono a farsi portatrici di grandi emozioni dentro le quali possono riemergere dipendenze e paure profonde che, diventano canali privilegiati per dar vita a fantasie di possesso, di incorporazione ma anche di aggressività e di invidia.

Tra l’altro, i disturbi della sessualità che possono intervenire nella coppia stanno ad indicare problemi nella sfera dell’intimità con tutte le paure che esse comportano: essere divorati dall’altro, perdersi nell’altro, ma anche rabbia o diprezzo verso l’altro. Quando questi contenuti non possono trovare accoglienza nella coscienza, allora si manifestano attraverso disturbi che interferiscono o addirittura bloccano la funzione sessuale.

Cè da aggiungere che, anche se oggi ci sentiamo molto liberi sessualmente, i dati scientifici suggeriscono che non è affatto così.. e che, una sessualità matura, scelta e perfettamente consapevole è ancora patrimonio di poche persone mentre, per molti altri, la sessualità resta un metodo di conquista, uno strumento di controllo sul partner , o altro ancora, ma si tratta sempre di qualcosa di molto distante dal suo significato profondo.

Sulla sessualità molti gettano le loro fantasie di onnipotenza, altri il loro sadismo, altri tutto un patrimonio di inibizioni morali che non possono che portare prima o poi a difficoltà nell’espletamento della funzione fisica e della comunicazione vera e propria.

Non ultimo, il problema della paura può bloccare la sessualità che, invece, richiede un profondo “lasciarsi andare” che richiama ad una fiducia e ad un concedersi all’altro.

Desidero sottolineare ancora una volta che la “malattia” rappresenta sempre la conversione sul corpo di un profondo conflitto inconscio che è così lontano e inaccettabile per la coscienza, al punto da non poter essere simboleggiato in alcun modo se non attraverso il sottile, ma anche “distante”, linguaggio del corpo.. che, ovviamente, nell’immaginario collettivo resta pur sempre qualcosa che sembra arrivare da fuori, dall’esterno e, come tale, non richiede grande responsaibilità, tant’è che spessissimo sentiamo dire “mi è venuta una malattia”, frase che rappresenta la grande difficoltà di usare il verbo giusto che è “ammalarsi” per cui sarebbe più corretto dire “mi sono ammalato di…”.…

Tra le malattie più comuni a livello sessuale per quanto riguarda l’universo femminile abbiamo il vaginismo e la frigidità.. mentre, per quanto l’uomo abbiamo l’eiaculazione precoce e l’impotenza.

Da un punto di vista astrologico i disturbi sessuali riguardano più che altro transiti importanti sulla Venere femminile o sul Marte maschile.. infatti, queste malattie non sono quasi mai congenite.. ma si presentano e si manifestano in periodi della vita in cui i transiti suggeriscono cambiamenti e prese di coscienza.. che, se non vengono fatte, lasceranno strascichi potenti.
Per quanto riguarda il mondo femminile, i transiti su Venere comportano sempre revisioni, aggiustamento o grandi cambiamenti nella sfera delle relazioni.. che spesso suggeriscono bisogni nuovi di arrivare ad una relazione più matura, ma anche di maggior scambio ed intimità ma che, nello stesso tempo, contempli anche maggior individuazione e libertà. Se questo non accade e se non si vogliono affrontare i temi irrisolti e le situazioni che non funzionano dentro alla relazione, le difficoltà a livello sessuale si incaricheranno di mostrare al posto nostro, una sorta di rifiuto nel continuare a portare avanti nello stesso identico modo quella relazione. In pratica, è il corpo che si incarica di dire NO..quando la coscienza della persona non ce la fa.
Venere infatti simboleggia il bisogno di essere in relazione ed è anche un segno di accoglienza e di accettazione dell’altro.. nella friglità e nel vaginismo.. le due malattie principali femminili.. c’è una mancanza di desiderio di accoglienza.. come se il corpo si incaricasse di mettere in scena il rifiuto.

Simili, anche se riguardano di più la forza, e la virilità.. dell’uomo, nonché il bisogno di affermazione tipico di Marte, sono le impotenze; in effetti, quasi sempre questa malattia suggerisce che c’è una paura di mostrare ciò che si sente e pensa.. e quindi paura di dire di NO… e, quasi per incanto, il sintomo obbliga a rifugiarsi nella polarità della passività.. in quanto il soggetto diventa incapace di agire un atto sessuale vero.
Tra le altre cose, l’impotenza è tipica di quegli uomini che vedono la partner come “madre” a cui si il compito di “contenere” e di dare stabilità emotiva.. perdendo però tutta la connotazione erotica.

Leggermente diversa è l’eiaculazione precoce che può simboleggiare un desiderio misto però a paura del mondo femminile.. Il risultato è molto ben simboleggiato in un atto estremamente sbrigativo che riduce il piacere ad entrambi il che sembra essere un modo molto esplicativo per non arrivare mai alla parte più vera ed intensa del rapporto che è la gratificazione reciproca e la vera e propria intimità profonda.

di Lidia Fassio