E’ San Valentino e quindi, si festeggiano gli innamorati. E’ interessante il fatto che, il 14 di febbraio, si pensi all’innamoramento e non all’amore che, come sappiamo è qualcosa di più profondo ed anche di più maturo.

Ciò nonostante, nell’immaginario di ogni persona resta intatta l’idea dell’innamoramento poiché si caratterizza da un’intensità che non è più presente nella fase vera ed autentica dell’amore, dove, manco a dirlo, è già entrata la scelta e, quindi, una maggior obiettività.

Viene però da chiedersi come mai la natura ci abbia dotati di una possibilità di innamorarci e di farci sperimentare tutta una gamma di sensazioni, pulsioni ed emozioni che poi, via via, lasciano il posto ai sentimenti che, hanno una natura molto più razionale.

Tuffo al cuore, impossibilità di respirare fino in fondo, attesa spasmodica di un messaggio, una telefonata, un cenno da parte dell’altro; desiderio di stare con l’altro e difficoltà nel separarsi dall’altro.. tutto questo è parte del momento dell’innamoramento che si presenta sempre come un vero e proprio “colpo di fulmine” che ha lo scopo di strapparci dalla vita ordinaria immettendoci in una situazione straordinaria ed iperenergetica in cui tutto viene stravolto e in cui l’Io si percepisce come fantastico, infinito e pressochè onnipotente.

La parola “colpo di fulmine” ci fa immediatamente pensare a qualcosa di improvviso e di potente: qualcosa che colpisce, da qui la parola “colpo”; in termini mitici ci riporta al piccolo Eros, figlio di Afrodite, che prende la mira e scaglia la sua freccia, colpendo dritto il cuore di una persona…che, come per magia, si sente invasa da qualcosa di potente, meraviglioso ed eccitante, unico ed ogni volta speciale.

Da un punto di vista biologico è una cascata di energia che si manifesta con un’esplosione di ormoni che ci danno carica, che ci fanno sentire benissimo anche se non mangiamo e non dormiamo e viviamo in uno stato di continua eccitazione; abbiamo energia che sprizza da tutti i pori ed una strana luce che sembra attraversare la nostra pelle, il nostro viso e, soprattutto, i nostri occhi.

Tutti vedono quando siamo innamorati , non c’è possibilità di nasconderlo perché si è diversi, quasi in uno stato di “grazia”. Da un punto di vista biochimico, siamo invasi da un insieme di noradrenalina, ossitocina, dopamina, testosterone e vari altri oppiacei che ci danno carica, sensualità, dolcezza, socialità ma anche maggior forza e determinazione che sono ingredienti che ci portano alla conquista e all’azione.

Quando siamo toccati dal colpo di fulmine entriamo in forma fisica smagliante nell’arco di poco tempo; ci elasticizziamo e al tempo stesso dimagriamo perché siamo molto più tonici e intrisi di vitalità.

Da un punto di vista psicologico l’innamoramento è invece apertura, libertà, conoscenza, gratificazione e desiderio di scoprirci e conoscerci attraverso l’altro, in grado di donare qualcosa di unico ed irripetibile, non solo all’altro, ma soprattutto a sé stessi. L’innamoramento è un’opera d’arte che si crea tra i due IO che, improvvisamente, possono vedere tutta la “loro” meraviglia riflessa in uno specchio altrettanto “meraviglioso” che è l’altro.

E’ qualcosa che non si preannuncia, e che… semplicemente “accade” ed è anche qualcosa che non può essere assoggettato alla volontà individuale, sembra giungere da un mondo “altro” su cui l’Io non ha controllo; tuttavia anche se non ne siamo coscienti, per innamorarsi bisogna predisporsi, ovvero essere aperti ed essere in grado di “accogliere”.

Astrologicamente parlando l’innamoramento capita abbastanza spesso con un transito di Giove che indica che siamo in uno stato d’animo del tutto particolare; fiduciosi verso gli altri e verso la vita; in una fase di crescita, predisposti quindi a scoprire qualcosa in più di noi e degli altri; abbiamo il desiderio di avventurarci e di esplorare e, perciò, lasciamo andare le nostre barriere difensive ed è allora … e solo allora che l’innamoramento accade e si manifesta a noi che, in quel momento, lo accogliamo come un’energia che sembra arrivare dall’esterno, che ci colpisce ed irradia spingendoci al tempo stesso ad abbracciare l’aura dorata dell’altro.

Non è solo Giove ad annunciare questo sconvolgimento travolgente nella vita di una persona: può anche essere Urano o Plutone o Nettuno.. ognuno con la sua particolarità e le sue differenze.

Urano è travolgente quanto Giove, ma più distaccato, meno passionale in senso emotivo anche se non in quello erotico e sessuale: Urano ha bisogno anche di stimoli intellettivi e chi vive un colpo di fulmine con questo transito, sarà colpito dalla straordinarietà e dall’eccentricità dell’altro che andranno a stimolare il bisogno di “cambiare” qualche cosa nella vita, di respirare una maggior libertà e, in questo modo, si predispone a scoprire la diversità e la ribellione a certi canoni strutturati.

Nettuno invece è fortemente idealista e romantico e quindi traghetta il soggetto in un mondo fantastico, fatto di magia, di sogno e di rapimento. E’ il bisogno di estraniarsi dalla realtà, di vivere in modo diverso e di andare oltre la normalità e quindi, chi si innamora con un passaggio di Nettuno, si predispone ad andare oltre i suoi confini per accedere ad un mondo più sensibile, più artistico o più spirituale in cui sogna di perdersi passando attraverso un’altra persona; in realtà la sua è una vera e propria chiamata ad essere più vicino all’Assoluto e a sperimentare qualcosa di “estatico” che lo lascerà diverso, più profondo e più aperto all’infinito.

Plutone invece è il più passionale di tutti e richiama il soggetto che ha questo transito a traghettarsi nei meandri più profondi della psiche e dell’inconscio, contattando le parti più oscure, quelle che lo motivano, che hanno potere e che danno la dimensione stessa della vita o della morte.

Plutone è sempre una questione di vita o di morte e il colpo di fulmine Plutoniano traghetta gli uomini dentro a dimensioni erotiche sconosciute in cui si abbandonano limiti e si infrangono tabu’: fa letteralmente “perdere la testa” perché, in queste occasioni, ciò di cui abbiamo bisogno è conoscere fino in fondo chi siamo, nel bene e nel male.; con questo innamoramento in genere si apre anche una lotta interna che porta alla scoperta dei propri lati distruttivi.

In ogni caso, comunque lo viviamo, l’innamoramento ci porterà sempre a contatto con qualcosa di nostro e il colpo di fulmine si caratterizzerà per la velocità e l’intensità con cui questo accade imprescindibilmente.