Eridanoschool - Simbolo Toro

Eridanoschool – Simbolo Toro

Il viaggio del Toro è imperniato sulla costruzione di sicurezze e di valori personali che gli permettano di andare al di là della sua possessività e del suo egoismo. Il Toro fatica ad allargare la visione del mondo; spesso non vede al di là del suo piccolo territorio, per il quale è disposto a tutto pur di proteggerlo e di non aprirlo a nessuno che non sia della sua famiglia. In questo è rappresentato il suo problema; deve aprirsi, deve costruire una sicurezza che sia interna che gli permetta poi di poter sentirsi rassicurato anche quando è in contatto con altri e con ciò che è diverso dal suo modo di pensare e di comportarsi; per raggiungere questo obiettivo deve abbandonare il suo naturale paraocchi, quello che gli limita la visione imprigionandolo nella ristrettezza di opinioni, nella paura del diverso e del nuovo e, a volte, nel suo bisogno di trattenere e di aggrapparsi alle cose e agli affetti.

Spesso per paura di condividere il Toro perde tutto, esattamente come accadde a Minosse, che, a causa della sua cupidigia, perdette la tranquillità, la moglie ed ebbe come figlio il Minotauro per non restituire a Poseidone il Toro bianco che apparteneva al Dio.

Il Toro deve quindi comprendere che le sicurezze di cui lui ha bisogno devono essere costruite da valori interni e non da beni terreni e materiali , in caso contrario, rischia di perdere.

Deve dunque crearsi un forte senso di sicurezza interna che sia indipendente da ciò che ha all’esterno. Deve distinguere l’ESSERE dall’AVERE costruendosi una sana struttura di valori che guidino le sue scelte verso una realizzazione autentica e gratificante.

La sua OMBRA è rappresentata da: possesso, trattenimento, inglobamento e divoramento, tutte problematiche che gli giungono dalla paura di non avere ciò di cui ha bisogno.

Deve quindi superare il troppo attaccamento alla materialità e deve sconfiggere la rigidità che deriva dall’incapacità di ascolto del mondo. La sua proverbiale pazienza può diventare una reale qualità utilizzabile per la costruzione delle sue sicurezze ma non deve tradursi in immobilità.

L’incapacità di riconoscere il suo lato oscuro lo porta ad essere arido ed avido, egoista. Deve farsi una base sicura che gli consenta di sentirsi veramente sostenuto in ogni momento dalle sue immense risorse interiori ; il suo compito è quello di concentrare al massimo l’energia per poi renderla utilizzabile; non deve in alcun modo trattenerla, altrimenti questa diventa stagnante e, come tale, pericolosa.

Il suo glifo è un Toro, animale maschile, simbolo di fertilità e di fecondità, quasi a significare un nucleo di forza, di istintività e di aggressività non ben identificato a livello cosciente che deve divenire “sostanza vera” da rendere produttiva.

Il Toro contrappone un’ombra molto oscura che compensa il suo comportamento cosciente, che ritiene essere sempre lineare, chiaro, bonario e spesso ingenuo: in realtà possiede una innata diffidenza che nasce dalla sua scarsa dinamicità mentale e dalla carenza di astuzia e di curiosità verso il mondo; è questo che tende a renderlo insicuro e pauroso e quindi incapace di dare fiducia piena a chi e a ciò che non conosce ma anche alle sue risorse interiori.

Solo quando farà luce su questa parte il Toro potrà rivelare appieno la sua parte positiva, che consiste nel dare affetto, protezione e contenimento e nell’affermare il valore della vita sopra qualunque altro valore effimero, alimentandola e nutrendola.

a cura di Lidia Fassio