Lettura della congiunzione tra Saturno e Giove
attraverso l’astrologia, i simboli sabiani e i tarocchi

Voglio provare ad interpretare questa tanto attesa congiunzione tra Saturno e Giove. Già da un po’ di tempo tutti ne stanno parlando, ma effettivamente che cosa succede con questa congiunzione? E’ una congiunzione che avviene normalmente ogni circa 20 anni anche se in realtà così vicini era dal 1623 che non accadeva. In astrologia Giove e Saturno sono due grandi archetipi, per di più complementari tra loro, perché uno è l’archetipo dell’espansione mentre l’altro della contrazione. In mitologia Giove è figlio di Saturno, che viene cacciato nel tartaro assieme ai fratelli dopo una lunga battaglia per averli mangiati per paura di essere detronizzato. Il segno del Capricorno e il segno dell’Acquario sono entrambi sorretti dall’archetipo di Saturno e per questo Saturno si può definire a casa sua, anche se ora, entrando nel regno dell’Acquario, dovrà incontrare anch’egli suo padre Urano che gli aveva sortito la stessa sorte. E’ un po’ come se questi tre archetipi si incontrassero per cercare di dare un senso a tutto ciò che è stato. Saturno proviene da quest’anno dove ha incontrato già Giove precedentemente assieme a Plutone, ma nel segno del Capricorno, dove hanno cercato di mostrarci che cosa, a livello sociale e di istituzioni, non necessita più di esistere oppure deve essere modificato, o anche trasformato in qualcosa di più in linea con l’essere umano, e in effetti quest’anno ce ne ha dato la prova in maniera piuttosto forte. Ora, spostandosi nel segno dell’Acquario accompagnato da suo figlio Giove sta per incontrare Urano, il principio degli archetipi, colui che ha creato assieme a Gea, la terra, l’era dei Titani e degli Dei. Il segno dell’Acquario ci porta, dopo esserci individuati a livello sociale nel segno del Capricorno, un poco più in alto, a livello universale, per farci comprendere quanto sia importante condividere con gli altri il nostro progetto affinché questo porti un reale cambiamento nel mondo e nell’universo. Il segno dell’Acquario è contrapposto al segno del Leone e assieme formano l’asse dell’identità e dei gruppi: infatti io potrò entrare in un gruppo soltanto dopo aver trovato la mia identità, il mio progetto, il mio Sole, che poi dovrà brillare sul palcoscenico della vita e far sì che gli altri ne possano trarre beneficio e insegnamento per la costruzione di un mondo migliore, che tenderà alla perfezione così come l’archetipo di Urano desidera tanto.

Questa congiunzione è stata spesso studiata e tanti astrologi, astronomi e scienziati hanno identificato questa congiunzione come la stessa che era avvenuta durante la nascita del Cristo, chiamata poi stella cometa. Infatti in questi giorni si può vedere questo ammasso luminoso, perché ad occhio nudo questi due pianeti sono una cosa sola. Tanti definiscono questo momento come il vero inizio dell’era dell’acquario, altri sostengono che questa era è già iniziata, altri ancora credono che dovrà ancora avvenire. Questo effettivamente poco importa, la particolarità è che questa congiunzione avviene durante il solstizio d’inverno, il giorno più corto dell’anno, il giorno del sole fermo, e da quel momento le giornate cominceranno piano piano ad allungarsi.

Quindi dovrebbe essere considerata comunque una data importante, come se ci fosse la fine di qualcosa che lascia spazio all’inizio di qualcosa di nuovo, ma questo potrà avvenire soltanto se siamo pronti concretamente a lasciare andare tutto ciò che Saturno ci sta chiedendo di fare già da un po’: quali sono le strutture che ci siamo creati per difenderci ma che non ci permettono realmente di poter vivere la vita che vorremmo veramente? Quanto sentiamo che questa stretta ci sta costringendo in una vita che non ci permette di realizzarci pienamente, in linea con la nostra identità? In che modo possiamo rendere costruttiva questa energia interiore per permetterci di essere coerenti con noi stessi, di lasciare quello spazio, per realmente includere l’altro ed entrare in un’energia collettiva e di condivisione vera senza l’abuso di potere che il segno dello Scorpione ci pone in quadratura? Siamo veramente pronti ad incontrare l’altro senza la paranoia di essere meglio o peggio degli altri così come l’opposizione del Leone ci vuole chiedere? Quali sono i veri valori che vogliamo trasmettere a chi ci è vicino e che sentiamo realmente nostri così e quanto siamo pronti a capire che il possesso e consumismo non sono in sintonia con il collettivo come la quadratura del segno del Toro ci vuol far notare? Giove e Saturno da un certo punto di vista ci insegnano anche il senso della vita, così come lo è il respiro: riusciamo a respirare contraendo (Saturno) ed espandendo (Giove) i nostri polmoni, per fare entrare l’aria. Nulla viene a caso e la pandemia, se così vogliamo chiamarla, che ci ha colpito va a toccare proprio la parte del corpo che ci permette di respirare e di fare entrare Anima… ora: quanto siamo fluidi e flessibili nel nostro corpo, nella nostra mente, nelle nostre emozioni, da fare entrare e uscire tutto questo per condividerlo con gli altri? Quanto invece ci sentiamo oppressi, chiusi, impediti ad esprimere veramente la nostra essenza? Avremo qualche anno a disposizione prima che Plutone entri anch’esso nel segno dell’Acquario e trasformi definitivamente tutto ciò che non ha più bisogno di essere e di esistere, dobbiamo pazientare un poco e permetterci di guardare con occhi umili e amorevoli il nostro Saturno, il nostro Super Io, colui che ci dona la struttura necessaria per affrontare la vita, ma che a volte per estrema cautela, utilizziamo in maniera eccessiva perché abbiamo paura, paura di entrare in comunione vera con l’altro e respirare la stessa aria, condividere gli stessi spazi, condividere gli stessi valori e apprezzare comunque i valori degli altri che magari non ci appartengono ma che comunque ci possono arricchire, perché l’Acquario vuole introdurre un nuovo paradigma, quello dell’unicità, perché noi siamo unici ed irripetibili, tanto quanto possiamo arricchire e arricchirci donandoci all’altro e mostrandoci realmente per come siamo. L’Acquario ci vuole aprire al nuovo, alle possibilità, a qualcosa che probabilmente prima non riuscivamo a vedere, ma che era già dentro di noi, pronto per essere visto e mostrato, e Saturno e Giove ci danno la possibilità di utilizzare questa energia sinergica, e donarci il senso della misura senza la rinuncia, di una nuova struttura in grado di essere stabili ma elastici e morbidi, la capacità di donare e di ricevere, la capacità di avere un confine ma allo stesso tempo di permettere all’altro di poter far visita al nostro mondo interiore, la capacità di vedere limiti e possibilità nello stesso momento, ci dona la capacità di vedere, ma non con gli occhi: Infatti per l’astrologia esoterica e l’alchimia, Saturno e Giove governano l’epifisi e l’ipofisi, che assieme danno l’apertura del terzo occhio.

Ricordiamoci anche che questi pianeti che stanno entrando in Acquario allo stesso modo quadrano anche Urano che da un anno e mezzo è entrato nel segno del Toro, il segno delle sicurezze, delle ricchezze, di ciò che sentiamo nostro, dei nostri valori e di ciò che ci piace, il segno dell’economia ecc.

Ciò significa che dobbiamo essere pronti ad un nuovo modo d’intendere l’economia, un nuovo modo di sostentamento, a integrare nuovi valori, a trovare nuovo nutrimento, e questo minerà le nostre sicurezze interiori ed esteriori, anche perché Urano lo fa in modo repentino, inusuale e inaspettato, ma solo se prima non ci siamo resi conto e chiesti se tutto quello che stiamo vivendo è la vera rappresentazione della nostra unicità, perché Urano fa parte del nostro inconscio personale, e lui sa veramente ciò di cui noi avremmo bisogno, solo che a volte siamo noi stessi a non rendercene conto e rinunciarci per le nostre iper-strutture difensive che creiamo per non accettare la resa al cambiamento che comunque è inevitabile, perché la vita stessa è cambiamento, e tutto ciò che non cambia è destinato a morire.

Saturno e Giove sono anche sestili a Chirone che è fermo da un po’ nel segno dell’Ariete e quadrano la Lilith che ora è congiunta proprio ad Urano come se ci volessero dire che è proprio arrivato il momento di essere onesti con se stessi, ma dobbiamo imparare a togliere il giudizio, strumento del quale abbiamo fin troppo abusato, e osservare con amore quelle paure che non ci permettono di essere pionieri di questo nuovo mondo e di essere in grado di affermarci seguendo il ritmo del cambiamento: il mondo cambia, la natura cambia, tutto cambia, e così anche noi dobbiamo essere pronti a cambiare se riusciamo a capire che non siamo ciò che possediamo, che non siamo ciò che gli altri ci giudicano, ma siamo anime in cammino ed in movimento pronte all’esperienza che l’universo stesso ci pone davanti.

Inoltre Saturno e Giove sono sestili alla Venere in Sagittario che fa trigono proprio a Chirone e quinconce alla Lilith, e sestili alla Luna congiunta a Nettuno in Pesci, come per dirci che è proprio soltanto riavvicinandosi ai nostri valori più alti possiamo raggiungere tutto questo, imparando ad ascoltare anche i nostri bisogni più profondi. La Venere e la Luna sono entrambe nei segni di Giove e Nettuno: quindi il bisogno di trovare un senso profondo, ideale, un senso collettivo, il Sagittario punta in alto e i Pesci lo vogliono condividere; Giove è anche la fede e Nettuno ti connette con l’universo.. troviamo un nostro modo, anche alternativo (Urano in quinconce a Venere congiunto alla Lilith) se vogliamo, per trovare la NOSTRA fede, la nostra RELIGIOSITÀ, e la nostra SPIRITUALITA’, la nostra connessione con il tutto. La paura di perdere tutto ciò che ci sostiene anche materialmente (Lilith in Toro) può essere anche in grado di farci capire cosa è veramente importante ORA!

E se ci sentiamo un po’ arrabbiati e frustrati è perché Marte è quadrato a Plutone, l’impulso ad agire e fare è bloccato dal potere delle istituzioni, e questo ci dovrebbe fare riflettere. Per questo dovremmo trovare un modo di incanalare questa rabbia laddove vediamo impossibilitata la realizzazione del nostro obiettivo, dobbiamo imparare a utilizzarla in modo creativo, trasformativo e costruttivo, altrimenti rimane soltanto distruttività.

Insomma, sarà l’inizio di nuovi paradigmi, di nuovi valori, di nuove strutture, di un diverso modo di pensare al sostentamento, che non dovrà più essere pensato individualmente, e questo il mondo ce lo sta già mostrando, il modo adottato finora sta facendo morire tutto, e se non vogliamo morire, dovremo capire che ogni singolo gesto e pensiero, sta influenzando tutto ciò che ci circonda, siamo tutti collegati, ora che questi pianeti sono entrati in Acquario definitivamente, dobbiamo integrare L’ALTRO, che non dovrà essere più qualcosa di diverso da noi, il nemico, bensì l’altra faccia della stessa medaglia, perché la medaglia è una, e se affonda una parte, ovviamente affonda anche l’altra. Dovremo imparare la cooperazione, altra parola d’ordine dell’Acquario, e fare tesoro del passato senza rimanerne ancorati, perché solo capendo da dove veniamo possiamo pensare ad un nuovo futuro.

L’Acquario è il segno per eccellenza del futuro, ma viene giustamente dopo il segno del Capricorno, governato proprio da Saturno, che sta in opposizione al segno del Cancro, dove Giove è esaltato, e assieme formano l’asse dell’individuazione, di cui ha sempre parlato Jung. Questo cosa significa? che una persona sarà in grado di potersi individuare e di conseguenza guardare verso il futuro (Acquario) solo dopo aver superato il segno del Cancro, il segno della provenienza, delle proprie radici, del proprio passato. Senza questo processo non potrà accadere tutto il resto, ed è per questo che è fondamentale ri-conoscere le proprie radici e la nostra VERA provenienza per poter lasciare andare il passato e diventare chi veramente siamo e poterlo donare e condividere con gli altri come l’Acquario ci sta chiedendo. Altra cosa molto interessante è che questo asse dell’individuazione a livello astrologico rappresenta il punto più basso e buio dello zodiaco (Cancro) e quello più alto (Capricorno), e a livello esoterico rappresenta anche la luce divina che si incarna attraverso l’atto di creazione sessuale (Cancro) per poi risalire fino alla montagna sacra (Capricorno). Per potere generare, è come se, a livello simbolico, Giove, il fulmine, la luce, il capo degli dei che ha un potere fecondante enorme, deve copulare con Saturno, lo spazio tempo, la materia, la condensazione, per poter generare il nuovo! Ricordiamoci che Cristo è nato in una grotta, e anche noi ora che stiamo entrando nel segno del Capricorno dobbiamo capire veramente il significato di questa nostra ascesa a un livello più profondo e vedere quella luce divina, e fare il passaggio… riconoscerci come essere divini e con un potere immenso, quello della creazione!

La congiunzione di questi due grandi pianeti avviene proprio a 0 gradi dell’Acquario, e proprio per questo, soprattutto in questo cielo particolare, voglio porre attenzione anche al significato che i gradi stessi in cui questi pianeti fanno aspetto tra di loro, ci vogliono dire.

Il primo grado del segno dell’Acquario nei simboli sabiani formulati da Marc Edmund Jones e che Rudhyar ha reinterpretato dice cosi: “IN CALIFORNIA UNA VECCHIA MISSIONE COSTRUITA IN MATTONI”, e la nota chiave che Rudhyar introduce è: la capacità inerente in tutte le grandi opere umane di durare molto oltre la vita di coloro chele hanno compiute. Che cosa significa questo? Rappresenta proprio la presa di forma e la concretizzazione di un ideale acquariano che necessita di essere portato nella materia per potere essere condiviso con tutti, in maniera tale da essere il segno di innovazione e cambiamento che la società a la cultura stessa del tempo corrente richiedono, tenendo allo stesso modo conto del sacrificio individuale che Urano ti chiede per il bene del collettivo. È un pò come il detto: “chi pianta datteri non semina datteri”, perché se decido di piantare datteri sacrifico una mia parte, che possa essere denaro, tempo, fatica, ma perché sono chiaramente consapevole che qualcuno potrà giovare di questa mia azione. Ed è così che agiscono i veri acquariani, è come se sentissero questa chiamata interiore che li spinge a non curarsi del sacrificio personale al quale andranno incontro, perché sono pienamente consapevoli che tutto questo assumerà un senso più grande per il bene della collettività. E noi? Quante volte onestamente siamo riusciti ad entrare realmente in sintonia con questo tipo di energia? Siamo veramente pronti a fare questo sacrificio e non vederlo invece come una rinuncia? Quanto le nostre azioni quotidiane sono semplicemente dettate da uno spirito individualista piuttosto che collettivo? Perché se lo facciamo pensando che stiamo rinunciando a qualcosa, a qualcuno la faremo certamente pagare, e questo non innescherebbe il vero spirito che l’Acquario ci sta chiedendo.

Questo basta osservarlo guardandoci attorno e accorgendoci di quanto le nostre singole azioni siano indirizzate solamente a soddisfare i nostri bisogni momentanei non curandoci minimamente di quanto la soddisfazione di questo bisogno possa essere deleteria nei confronti di una persona che potrà vivere su questa terra ad esempio tra 100 anni.

Ed è molto interessante osservare come questa congiunzione stia quadrando Urano che in questo momento si trova dopo i 7 gradi del Toro che dicono cosi: “LA SAMARITANA AL POZZO ANCESTRALE”, e come nota chiave: l’incontro tra la tradizione del passato e lo spirito creativo che punta al futuro. Questo simbolo ci parla dell’episodio in cui il Cristo incontra una samaritana nei pressi di un antico pozzo. I samaritani venivano disprezzati dai giudei, per di più questa donna non era sposata, perciò viveva ai margini della società. Ed è proprio a questo tipo di donna che Gesù dice di essere il Messia, rivelazione che apparentemente non concederà nemmeno ai suoi discepoli, non a parole almeno. E cosa significa questo? Significa che Gesù, che rappresenta la manifestazione, è venuto per sostituire l’antico ordine tribale per portare un nuovo ordine basato sull’Amore universale. Certamente non è ai rappresentanti dell’antico ordine, o a uomini ad esso ancora attaccati che Gesù poteva rivelare il suo stato spirituale, evolutivo e trasformativo a livello sociale, cosa che invece ha scelto di fare con la donna samaritana, che nella sua apertura agli impulsi dell’amore, aveva già ripudiato ogni sottomissione all’ordine antico.

Il più alto incontra dunque il più basso quando quest’ultimo è libero da vincoli tradizionali ed aperto all’amore.” il futuro creativo scende prima su ciò che è divenuto caos. Un nuovo ordine non potrà mai aprirsi a una nuova rivoluzione finché non sia accettato il disordine in nome di quel potere che classifica tutte le forme di ordine, cioè l’Amore.

Plutone, che accompagna in congiunzione Saturno e Giove, sta transitando dopo i 23 gradi del Capricorno, che dice:” UNA DONNA ENTRA IN CONVENTO”, e la sua nota chiave approfondisce rimandando a un impegno totale con spirito trascendente. Anche qui quindi il cielo ci vuole mostrare quanto sia importante la sublimazione della terrestrità verso qualcosa di più grande e spirituale, questo grado ci dice che la società e la cultura deve integrare il concetto che esista qualcosa che vada oltre, e che possa essere integrato nel futuro avvenire, e il sestile con Chirone, se sanato, attraverso il suo grado sabiano, ce lo conferma:” UN TRIANGOLO CON LE ALI”, cioè la capacità di trascendere se stessi in ogni sua parte, cioè corpo, mente e spirito, e il desiderio di raggiungere un livello più alto di esistenza. Infine il sestile con Venere in Sagittario al 7 grado ci dice:” ENTRO LE PROFONDITA’ DELLA TERRA SI FORMANO NUOVI ELEMENTI”, il fuoco alchemico che purifica e trasforma la sostanza stessa della vita interiore dell’uomo. E in questo caso la sostanza che va mutando è proprio rappresentata dalla venere, che è la governante del segno del Toro, come per confermare la trasformazione dei nostri valori più profondi per accedere al processo evolutivo che questo cielo ci vuole indicare.

Infine, voglio provare ad interpretare questo cielo del solstizio d’inverno, anche dal punto di vista tarologico, per avere un quadro più completo e per trovare ulteriori conferme e similitudini come già abbiamo potuto constatare nel leggere il significato dei gradi sabiani presi in considerazione.

La congiunzione tra Saturno e Giove in Acquario inoltre, nei tarocchi viene rappresentata dalla carta dell’otto di spade, e le spade rappresentano la parte mentale dell’uomo. L’otto nella numerologia dei tarocchi è un numero ricettivo perché pari e rappresenta il raggiungimento di un equilibrio “alto”, oltre la parte istintiva e la parte umana, perché mira all’evoluzione totale, quindi ci indica che qui il nostro intelletto dovrebbe raggiungere la perfezione. Ma come raggiungerla se non con la pienezza del vuoto mentale? La pratica della meditazione crea quel vuoto nella mente che è in grado di farci perseguire questo obiettivo: l’otto di spade rappresenta l’ideale buddista della vacuità.

I gradi di Urano sono rappresentati dal due di denari, e i denari rappresentano la vita materiale dell’uomo, e nel due di denari troviamo un nastro che tenta di unire un cerchio all’altro creando una specie di otto che rappresenta la spirale dell’infinito: il lavoro che conduce alla coscienza e alla consapevolezza deve iniziare necessariamente con l’accettazione della materia che si spiritualizzerà in seguito, così come non può si può sperimentare e vivere a pieno il segno dell’Acquario se prima non si è coscientizzato il segno del Toro.

I gradi di Chirone sono rappresentati invece dal due di bastoni, che può essere spiegato da un proverbio cinese che insegna che è meglio essere ricettivi verso il cielo e attivi verso la terra, un po’ come l’artista che prende ispirazione dal cielo, ma la sua opera sarà il frutto delle sue scelte e del suo lavoro.

Infine i gradi della Venere sono rappresentati dall’otto di bastoni, e anche qui vi è una sublimazione dell’energia, che nei bastoni rappresenta l’energia libidica e creativa: è l’ultima occasione per creare un’opera perfetta, poi viene il cambiamento o la morte

Quindi per ottenere i risultati che questi aspetti ci chiedono, dal punto di vista tarologico, dobbiamo veramente integrare a fondo il significato del simbolo del Toro e la sua concezione di materia, saperla vivere nel suo significato più profondo, la materia che ci nutre e ci dona il sostentamento necessario per potere vivere, integrarlo dopo aver preso coscienza dei nostri veri valori sotto ogni punto di vista, per poi fare il passo successivo e trasformarli in un ideale che possa essere messo al servizio del collettivo, comprendendo anche il significato che i due simboli di fuoco (Chirone e Venere rispettivamente nel segno dell’Ariete e del Sagittario) ci vogliono trasmettere: comprendere il nostro desiderio di trascendere trasformando la nostra energia creativa in qualcosa di superiore.

Altresì, per mettersi veramente al servizio del collettivo si dovrebbe raggiungere questo senso di vacuità , o vuoto mentale, simbolo di perfezione così come il simbolo dell’Acquario ci vuole ricordare, il terzo segno d’aria, segno fisso, che nella astrologia antica è governato da Mercurio e che in alchimia rappresenta l’aria perfetta, il pensiero chiaro e pulito, il mentale che è nella terza fase dello zodiaco, quella legata al mercurio filosofico e che porta poi con i Pesci al ritorno all’UNO.

È davvero interessante come spesso il cielo ci voglia porre certe tematiche e lo fa in una maniera incredibile e affascinante, dandoci molti spunti e richiami lungo tutti gli aspetti del cielo, questo per aiutarci meglio a comprendere. Ed è incredibile come anche utilizzando altri strumenti come i gradi sabiani e i tarocchi, questo tenda a ripetersi. Questo mi dona modo di dedicarmi ancora in futuro a questi strumenti per approfondire in maniera evolutiva il cielo dal punto di vista astrologico.

di Lombardi Manuel