Il tema natale letto attraverso gli occhi dell’astrologia evolutiva / umanistica, diventa un modello energetico che è il riflesso di un modello più allargato e più grande. Universale.

Il tema natale è dunque la mappa del modello che si è organizzato dentro la nostra psiche in cui sono rintracciabili tutti i simboli a partire dall’Io (Sole) con tutte le funzioni indispensabili per il suo sviluppo (cognitive – affettive – affermative, ecc.).
Partendo dai concetti base della psicologia sappiamo anche che l’IO non è nient’altro che il riflesso o la parte esterna di quel centro profondo e misterioso che si chiama SE’ che cercherà di portare all’integrazione di tutte le funzioni dentro l’IO affinché il soggetto in questione possa sentire di essere parte di un’ unità e di una totalità.

Sappiamo che la coscienza, nel suo processo di strutturazione ha dovuto discriminare, accogliere alcuni contenuti e respingerne altri e il tema natale nella sua particolare combinazione tra le varie funzioni rappresenta esattamente il “seme” di tutto ciò e riflette quella precisa organizzazione giungendo a evidenziare le difficoltà che si sono incontrate nella strutturazione e in quali momenti della vita determinati fattori (archetipi) si sono costellati e in quali altri si attiveranno per dare alla coscienza un’opportunità di riconoscerli e di integrarli.

Sappiamo anche che la psiche e l’inconscio usano un linguaggio simbolico, e l’astrologia altro non è che una delle tante chiavi di letture di questo modello simbolico e del particolare modo in cui si è miscelato al nostro interno.
Gli strumenti che l’astrologia usa, pianeti – segni e case, sono semplicemente simboli che rappresentano le linee basilari di sviluppo di un’individualità; il tema natale è il riflesso in piccolo di ciò che accade in grande (è il così sopra così sotto degli antichi); ognuno di noi riflette dunque qualcosa che sta nel cielo e nel suo seme di base e questa può essere definita la sua essenza unica e speciale.

In questo il tema natale si rivela qualcosa di profondamente utile per l’individuo perché puo’ fornire una chiave di lettura di ciò che potenzialmente si è e di quale è il progetto che dovremo in qualche modo portare a termine e conseguire alla fine della nostra vita.
Per questo sembra un “viaggio”, perché la vita non è nient’altro che un cammino verso la scoperta e il riappropriarci di ciò che potenzialmente era già presente alla nascita ma che, nel percorso d’educazione e d’integrazione con il collettivo, abbiamo dovuto trasformare e spesso ignorare.

Il viaggio non è nient’altro che la nostra individuazione termine coniato da Jung per indicare il processo che porta all’integrazione di tutti gli aspetti della personalità che prima tendevano a muoversi in modo incoerente e caotico, sotto la grande regia dell’IO.

Ovviamente in tutto questo non vi è nulla d’esoterico, nulla di nascosto e nulla di magico. Il tema natale è una lettura a cui tutti possono giungere imparando a conoscere il linguaggio simbolico e imparando a decodificare i vari ingredienti che sono in esso contenuti sotto forma di simboli.