Eridanoschool - Simbolo Bilancia

Eridanoschool – Simbolo Bilancia

La Bilancia deve imparare a mettere in equilibrio, ad ARMONIZZARE tra cose che apparentemente non riescono ad entrare in sintonia. Ha sempre in testa un ideale, che deve far coincidere con la realtà che sta vivendo.

Il compito finale della Bilancia è quello di SCEGLIERE, è il segno preposto alle scelte.

Con la Bilancia inizia il lungo cammino dei segni autunnali/invernali, che hanno il compito di far riavvicinare il mondo personale (IO) a quello esterno (TU) per preparare la persona al grande incontro successivo con il mondo transpersonale. (NOI).

La Bilancia ha come simbolo chiave l’incontro IO/TU che deve scaturire dal mettere a confronto diretto il piacevole narcisismo egoico dell’Io – sempre sicuro di conoscere tutto di sé- con il bisogno, altrettanto potente di incontrare l’ALTRO da sé, attraverso il quale entrerà in contatto con zone ignote ed oscure della psiche, in una continua tensione verso il raggiungimento dell’unità.

L’altro in questo segno incarna una possibilità unica ed irripetibile di confronto con la propria parte inconscia, che sta chiedendo di manifestarsi e di essere integrata. Lo strumento che usa la Bilancia per ottenere questo scopo è la seduttività e il bisogno di relazionare del suo pianeta Venere, che ci induce ad attrarre ed a lasciarci attrarre da un’immagine interna che per noi è ideale, proiettata su un essere umano che col tempo si rivelerà con il volto dei nostri fantasmi inconsci.

A seconda di come elaboreremo questa immagine e la sua proiezione, l’altro verrà visto come la promessa di un grande appagamento, oppure come il traditore delle nostre aspettative.

Questa è la doppia faccia della seduzione, che ha bisogno dello “scambio” per esplorare i territori oscuri.

L’Io, dopo essersi tanto differenziato, si sente incompleto e vede nell’altro la possibilità di una ricomposizione della scissione. Inizia in questo segno, tutto il percorso di ritorno all’unità, percorso che si ultimerà nell’ultimo segno: quello dei Pesci.

L’amore però, come lo intendono la Bilancia e Venere, richiede maturità e scelta, nonché la rottura del guscio narcisistico che ha accompagnato l’Io dalla nascita (Ascendente) fino al passaggio al Discendente.

Solo in questa forma l’amore acquisterà la sua capacità di trasformare l’essere; tuttavia, perché questo accada, i bisogni di gratificazione e di fusione infantili devono venire superati. Il desiderio di completezza e di unione rappresenta ciò che spinge l’Io in direzione del Tu.

Per questo il simbolismo della Bilancia si lega al matrimonio ed al legame, che altro non sono che il riconoscimento simbolico –la sacrae conjunctio- dei due aspetti del nostro essere a cui possiamo giungere solo col contatto con il diverso da sé.

Il mito che si lega a questo segno è quello di Tiresia.

Tiresia camminava nella foresta quando vide due serpenti che si accoppiavano. Pose il suo bastone in mezzo ai loro corpi, li separò e – in quell’istante – venne trasformato in una donna. Visse con questa identità per molti anni finché un giorno, ripassando nuovamente nella stessa foresta, gli capitò di rivedere i due serpenti avvinghiati e decise di dividerli nuovamente, venendo così ritrasformato in uomo.

Molti anni più tardi sull’Olimpo si accese una contesa tra Zeus e la moglie Era su chi godesse di più nel rapporto sessuale tra uomo e donna. Poiché nessuno poteva decidere ma entrambi, pur conoscendo solo un aspetto della verità, volevano aver ragione, qualcuno propose di chiamare Tiresia. Interrogato, Tiresia rispose: “La donna, e nove volte più dell’uomo”. Era divenne paonazza dalla rabbia e lo accecò.

Zeus, sentendosi responsabile per l’accaduto, concesse al povero Tiresia il dono della profezia.

Che cos’è che aveva fatto tanto arrabbiare Era? Probabilmente il fatto che lei, pur essendo una Dea, non possedeva l’obiettività di giudizio di Tiresia, che aveva vissuto entrambe le realtà.

Tiresia rappresenta dunque un concetto di unità, che si può ottenere solo attraverso la comprensione del simbolismo profondo della Bilancia; la vera Unione avviene solo quando attraverso l’altro e l’amore si entra in contatto con la parte nascosta di noi stessi.

L’altro mito che spiega il bisogno di Unione del segno è quello degli Androgini, che in Grecia erano espressione di potere e di forza, tanto da essere gli unici esseri che osavano sfidare il potere degli Dei.

Zeus, oltraggiato da tanta sfacciataggine, decise di tagliare in due gli Androgini, costringendoli a cercare l’altra metà di sé per tutta la vita.

Attraverso questo segno si ricompone il mito dell’androginato (anima e animus si ritrovano di fronte per congiungersi) e quindi, dietro questo complesso simbolismo, c’è la tensione a recuperare la totalità delle funzioni della psiche.

L’androgino è il mito della reintegrazione intesa come bisessualità della psiche.

Inizia con questo segno la vera identità, che si palesa attraverso la presa di coscienza dei contrari e della relatività della loro opposizione.

Poiché la Bilancia è anche il segno della scelta, vi possiamo riferire il mito di Paride, che alla fine del viaggio deve decidere a chi dare la mela d’oro. Però scegliere significa anche e soprattutto escludere una parte, rinunciare ad essa, e questa è la grande difficoltà. Infatti, Paride è ben conscio di questo enorme dilemma e sa anche che, qualunque sarà la sua scelta, pagherà un prezzo per questa.

Il mito di Paride sembra ricordarci che la scelta è un problema esclusivamente umano: o meglio, è la condizione di “incarnazione” che preclude all’uomo la possibilità di poter avere tutte le cose, per cui in ogni caso si deve scegliere e questa scelta, per essere efficace e gratificante deve avvenire sulla base dei nostri valori interni.

La Bilancia è un segno legato alla VALUTAZIONE che altro non è che riconoscere il valore che noi diamo a ciò che ci circonda e scegliere significa attrarre a sé ciò a cui si dà valore.

La Bilancia è il primo segno di individuazione, e come tale ci porta a riflettere sul fatto che a noi non è dato avere tutto.

a cura di Lidia Fassio