Saturno è l’unico pianeta lento che ci dà modo di essere osservato su 3 cicli: un primo ciclo che termina a 29 anni circa che ci immette nella piena maturità della vita in una fase in cui lottiamo per la nostra autorealizzazione; il secondo che termina a 58 e che, più o meno coincide con il nostro ritirarci dalle funzioni produttive.. oggi non coincidono più perfettamente come un tempo, ma resta un punto fermo nella vita dell’uomo; infine, l’ultimo che termina 77 anni che immette direttamente nella fase della “vecchiaia inoltrata”.

Gli orientali sostengono che i tre cicli rappresentano rispettivamente: Il Passato, il presente ed il futuro

Il significato ovviamente non è tanto riferito al senso temporale quanto invece a ciò che rispecchia.

Il primo ciclo è collegato al passato in quanto, nella visione orientale, Saturno dovrebbe farci elaborare tutto ciò che abbiamo introiettato dall’esterno: ovvero, le regole, le leggi, la morale che non è nostra, ma è “del passato”, in quanto dei nostri genitori o delle figure rappresentative della vita.

Ovviamente si chiama del passato.. proprio perché non è ancora personalizzato ma costruito sulle regole “esterne” che sono familiari, collettive e sociali.

Il secondo ciclo è collegato al presente poiché deve rappresentare la nostra personale legge, le nostre personali regole e la nostra personale morale, nate dalla elaborazione dell’educazione ricevuta e dalle nostre esperienze e valori.

Questo ciclo ci chiede di fare una revisione totale di tutto ciò che abbiamo introiettato, elaborandolo sulla base dei nostri personali valori, in modo da personalizzare e poi portare nella nostra vita ciò che è giusto per noi.

Il terzo ciclo rappresenta invece una fase di futuro in quanto dovremmo lasciare ai giovani e alle generazioni successive – che rappresentano il “futuro” della società – il nostro particolare modo di aver fatto esperienza.. tipico delle società in cui gli anziani si occupano in maniera attiva dei giovani che rappresentano la loro continuità.

Nella nostra società questo terzo ciclo sembra quasi non esistere più.. in quanto gli anziani non trovano collocazione poiché, una volta usciti dal ciclo produttivo, il valore personale comincia a scemare.. e questa è una vera calamità poiché per loro non vi è più collocazione ma, al tempo stesso, una grande esperienza viene completamente perduta.

Forse è proprio questo che la nostra società dovrebbe rivalutare.

a cura di Lidia Fassio