Qui la dimensione amorosa è mentale, passa attraverso il mondo delle idee, delle immense possibilità e Venere-Urano non vuole perderne neppure una. È il sogno dell’amore che diventa libertà per entrambi in quanto non è legato all’esclusività ed ha quindi poca dimestichezza con la grande passione. A questo stadio di amore si giunge infatti dopo aver elaborato l’amore saturniano.

Urano, quando guarda attraverso gli occhi di Venere, ama tutto, ama ciò che l’amore può portare con sé a livello di novità, di eccitazione, di contatti; ciò che può risvegliare all’interno, in termini di maggior aderenza a ciò che si è, a ciò che va verso una totale libertà in cui l’altro è la persona con cui si sceglie ogni giorno di fare un pezzo di viaggio insieme. Urano ci può condurre alla coppia quasi perfetta: ad un amore non certo esente da problemi o da negoziazioni, ma che sarà uno spazio in cui intimità e libertà possano essere vissuti come aspetti integranti della personalità di ciascuno e del rapporto comune.

A questo livello l’amore è in grado di elaborare qualsiasi tipo di arrangiamento che sia reciprocamente soddisfacente, perché il fatto di sentire l’altro come una persona diversa non viene più vissuto né come una minaccia né come un tradimento. L’amore uraniano è dunque in grado di tollerare pienamente la diversità, anche quando questa riguarda convinzioni e valori profondi, ed è capace di vivere altrettanto bene i momenti di intimità che possono servire a rafforzare l’individualità, come i momenti di separazione che servono a rafforzare l’intimità e la condivisione.

C’è un ideale di perfezione che tende a mantenersi lontano dal triste incatenamento ai limiti della realtà e dalla forma prestabilita all’esterno: questo amore non vuole canoni, non vuole tempi e non vuole regole; tutto deve essere scelta e sorpresa. Detesta la ripetitività e le coesistenze automatiche che rendono tutto monotono e statico. È un amore che ha bisogno di condivisione a livello mentale, di interessi intellettivi e sociali e di stimoli comuni, nonché di grandi momenti di separazione in cui possa crescere la dimensione dell’individualità: non vuole alcuna fusione e nessuna grande contaminazione emotiva. E’ basato sullo scambio e sul dialogo, sull’amicizia, preferisce i sentimenti pacati al grande trasporto:

non è intenso ma è libero, non soffoca ma nemmeno vuole essere soffocato da nulla. Ha bisogno di aria da respirare, non è legato a schemi, non è interessato alle sicurezze che giungono dai vincoli e dalle regole e, anzi, vive benissimo nel regno del possibile cambiamento; è un amore che si nutre di idee e non di presenza, è anticonvenzionale, diverso, aperto a tutto ciò che il mondo può offrire: se lo si chiude diventa sfuggente, erratico, distante, inafferrabile e impossibile da trattenere.

Urano ama oggi, domani si vedrà: in ogni caso è un amore che sceglie ogni giorno se esserci o non esserci. Non vi è obbligo, non vi è un rispondere a contratti. L’impegno qui è solo affettivo non burocratico.

È un amore che passa attraverso il lato intellettivo ed estetico di Venere, lasciando tranquillamente da parte la dimensione fisica e sensuale. Si nutre di confronto, in cui i poli dell’Io e del Noi si integrano in modi tali da arricchirsi e stimolarsi reciprocamente. Il dialogo è il modello di rapporto che incoraggia al massimo il processo di individuazione di entrambi ed è proprio quanto di più lontano dalla fusione, dove le differenze sono evitate: nel dialogo vengono invece ricercate ed affermate. In questo rapporto Urano risponde all’altro come a un’altra persona, vera e completa, non come ad una parte della comune esperienza. È quindi il desiderio di libertà che entra nella dimensione affettiva e che cerca di introdurre il lato sociale, universale e allargato dell’amore, distogliendolo dall’egocentrismo dell’Io con le sue paranoie di fedeltà legate al possesso e al potere e alla paura del confronto profondo con certe dimensioni di sé.

Il lato negativo di questo amore consiste nella troppa razionalità e nell’incapacità di coinvolgimento; manca la dimensione umana dell’emozione e del contatto. Può diventare instabile per paura di essere ingabbiato, ma il cambiamento può coprire il timore dell’impegno, il timore che le cose si consolidino e vadano poi in frantumi.

a cura di Lidia Fassio