Vi immaginate come può essere l’amore visto attraverso gli occhi di Saturno? Visualizzate Saturno, alto, un po’ anziano, saggio, con la barba, scarno ed ossuto: quale tipo di amore può incarnare?

Qui l’amore entra in un clima di serietà, di stabilità, di impegno e di responsabilità: si stabiliscono regole che devono essere mantenute nel tempo. Saturno è sicurezza, questo amore deve quindi improntarsi su questi temi poiché servirà a sperimentare il proprio bisogno di solidità e struttura; si cerca anche una sicurezza personale e sociale, in cui tutto deve essere fatto nella normalità e riconosciuto dall’esterno.

E’ un amore che si dà molti limiti, pronto anche a sacrifici pur di giungere all’indipendenza e all’autonomia. Ha qualcosa di rigoroso e si fonda su una certa distanza emotiva, non ci sono grandi slanci tuttavia ci si può contare: è sicuramente un amore che non va contro-corrente perché segue i dettami della morale prima collettiva e poi personale. Il principio di piacere qui passa in secondo luogo ed entra invece il principio della necessità e della forma. Non c’è spazio per il romanticismo, per la grande passione: c’è soprattutto il “fare”, ma a volte anche sofferenza e rinuncia al lato piacevole ed erotico dell’amore.

In negativo questo amore crea e genera frustrazione perchè il soggetto non ha ancora quella solidità interiore che lo deve portare a non appoggiarsi all’altro, ma a cercare uno scambio reciproco e reciproche responsabilità; ecco perchè spesso, quando si hanno rapporti dinamici tra Venere e Saturno il soggetto si trova ad avere difficoltà e sofferenza, proprio per giungere a creare quelle condizioni di paritarietà che inizialmente non esistono perchè i partners sono in relazione “parentale”

Questi aspetti sembrano rappresentare un paradosso perché il sogno di Saturno, quando tocca l’amore, diventa quasi quello di preservarsi da esso, di non lasciarsi cogliere: è quindi un irrealistico sogno di verginità, nel senso di tutelarsi dal rapporto, soprattutto dal coinvolgimento emotivo con l’altro, da cui Saturno è sempre impaurito per non dire terrorizzato. Per questo, tenderà sempre a controllare quella dimensione dell’amore, imponendo e creando regole che diano l’illusione di eludere quella particolare sfera della vita attraverso strategie difensive. La miglior difesa di Saturno è l’intelletto, per cui le emozioni vengono messe in secondo piano di fronte alle risorse mentali e culturali; Venere risponde con l’intelletto e non con il sentimento.

Saturno ha paura di espandersi e di concedersi e quindi limita in qualche modo il bisogno di unione: è un amore che deve imboccare la strada dell’autonomia, dell’efficienza e della capacità di essere indipendente emotivamente, intellettualmente e materialmente, e Venere deve diventare capace di essere una in sé stessa prima di potersi relazionare con un’altra persona, per cui non può appoggiarsi né affidarsi troppo, altrimenti perderebbe i suoi confini, faticosamente conquistati. Per evitare ciò usa controllo e, a volte, ha davvero paura di darsi.

E’ un amore che dà valore a ciò che dura nel tempo, a ciò che è solido, è discreto e tende a non essere invasivo, non ama dipendere e non crea dipendenza.

Saturno traghetta Venere nel mondo della forma, nella dimensione della realtà con tutta la sua limitatezza e scarsità di visione.

Sembra un controsenso perché l’amore ha bisogno di sogno, di illusione e di romanticismo; qui il principio di Eros viene in qualche modo imprigionato. Se consideriamo il mito, Eros-Amore c’era prima di ogni creazione e prima di ogni manifestazione: è dal suo desiderio che nasce la creazione; ciò significa che quando si manifesta in una forma definita questa si indurisce, si raffredda, perde la grande capacità di trasformare perché esce dal regno della possibilità.

Eppure, anche questo amore è utile alla crescita della persona e della sua individualità, nella capacità saturniana di vedere il limite tra il sé e l’altro da sé, unica condizione per giungere ad una vera e propria relazione psicologica che consenta l’accettazione piena dell’altro e che deve passare attraverso l’accettazione di sé, nonché attraverso la rinuncia al controllo, alla manipolazione o al dominio sull’altro.

Con Saturno l’amore e l’altro sesso perderanno il potere magico che avevano prima, poiché ci obbligherà al confronto con i tratti più essenziali della nostra psiche. Non ci perderemo più dentro nessun altro, non saremo più incantati né incantevoli, ma saremo più veri ed anche capaci di reale e consapevole dedizione verso l’altro.

Qui l’amore si fa indipendente e affronta la verità più dura: non vi è certezza che esista qualcuno che si prenderà cura di noi per sempre. È un amore in grado di superare la vulnerabilità umana e quindi in grado di affrontare la grande sfida che consente nel lasciare andare ogni delirio di onnipotenza fondato sull’idea che l’amore possa risolvere tutto e che soprattutto si debba far carico dei problemi dell’altro. Saturno insegna a rispettare il diritto di ognuno ad affrontare i problemi a modo proprio, anche perché l’amore non può farsi carico del dolore e del problema altrui, nell’erroneo e presuntuoso presupposto che noi siamo i salvatori e che l’altro da solo non ce la possa fare. Insegna a rispettare la legittimità della sofferenza dell’altro: mostrandogli comprensione e sostenendolo negli sforzi, ma non confondendo i suoi problemi con i nostri.

Saturno-Venere è insomma la mutua accettazione del diritto-dovere che ciascuno ha di affrontare ciò che è autenticamente suo, unica condizione per cui possa giungere alla soluzione dei propri conflitti senza accollarli alla relazione e all’altro. Saturno educa a comprendere la difficoltà che l’altro ha nel riconoscere e nell’elaborare i propri sentimenti di rabbia, ma ci ricorda che non possiamo arrabbiarci in vece sua e non dobbiamo arrabbiarci con lui:

  • amare significa riconoscere sia la separatezza del partner che la sua piena individualità, senza volerla né cambiare né trasformare, e nemmeno risolverla per lui.

Tutto ciò può avvenire grazie alla possibilità che Saturno concede di negoziare, di vedere il proprio limite e di rispettare il limite dell’altro, imparando ad usare la distanza emotiva come una modalità per raggiungere una vera e propria indipendenza dalle dinamiche dell’altro e dal bisogno di sentirsi da lui supportato. È un amore che incarna il principio di ordine, che vuole muoversi con competenza anche nelle situazioni critiche, che vuole e cerca esperienza: tende a portarci ad una crescita e ad una maturazione contando però solo sui nostri mezzi e sulle nostre forze; e così conducendoci al pieno rispetto dell’altro.

Il lato negativo di questi aspetti è la paura, che, se eccessiva, finisce per impedire l’amore, per cristallizzarlo, indurirlo e chiuderlo dentro una morsa di ghiaccio. La paura può portare Saturno a diventare tiranno, mentre il bisogno di dominare le situazioni si trasforma in dominio sull’amore stesso, incatenandolo alla sofferenza e all’immaturità nonché all’incapacità di essere indipendente: quando Saturno non riesce a raggiungere l’indipendenza, infatti, avrà bisogno di “dominare” o di “sacrificarsi”, e in entrambi i casi la forza vera non c’è ed è in qualche modo delegata o rubata all’altro.

a cura di Lidia Fassio